Ridley Scott gira “The Dog Stars” in Cansiglio: il set hollywoodiano accende i riflettori sulle Prealpi

Il regista britannico sceglie la foresta veneta per il suo nuovo film post-apocalittico con Jacob Elordi. Residenti divisi tra entusiasmo e disagi

Rossana Santolin

La provinciale 422 è una strada a tornanti che da Fregona s’inerpica sulle Prealpi bellunesi. È una delle vie d’accesso alla piana del Cansiglio. Al bivio per il Monte Pizzoc sono le 8 quando arriva la prima pattuglia della polizia stradale. Gli agenti tirano una transenna: fino alle 20 la zona sarà interdetta al pubblico. Ogni giorno, per una settimana.

Il film stellare 

Una coppia di ciclisti si ferma al posto di blocco e scopre, con un certo rammarico, di dover fare dietrofront. A meno di due chilometri, sulla piana, il set di The Dog Stars, il nuovo film di Ridley Scott, si sta affollando di comparse: è il giorno del primo ciak. Il regista di Blade Runner, Thelma & Louise, Il Gladiatore (un delitto non citarli tutti), ha scelto l’antica foresta da remi della Serenissima per girare parte del suo film ambientato in un futuro post-apocalittico.

Fulcro delle riprese, l’ex base Nato al centro della piana dove Hig, il protagonista interpretato da Jacob Elordi, condivide un’esistenza solitaria con un cane e uno strambo vicino.

Ridley Scott in Cansiglio, set blindato per The Dog Stars: il nostro video racconto

Mentre gli inconsapevoli turisti, sfumata la prospettiva di una pedalata ai margini del bosco, invertono il senso di marcia, al posto di blocco si avvicina una carovana di van dai vetri oscurati. All’autista in testa basta un’occhiata agli agenti e la transenna viene spostata da un lato per farli accedere alla red zone.

Dall’altro versante, in Alpago, il copione è lo stesso. Qui al posto della polizia ci sono i carabinieri e la security. Ad un certo punto arriva anche una corriera. Trasporta attori e comparse, che sommati alla troupe compongono un team da oltre 500 persone. La macchina organizzativa dietro al film – una produzione da 100 milioni di dollari – è impressionante.

Nei giorni scorsi residenti e ristoratori hanno assistito ad un via vai continuo di furgoni e bilici carichi di attrezzature per allestire il set. Uno dei camion trasportava il Cessna protagonista di una delle sequenze chiave del film. Venerdì, in vista dell’inizio delle riprese, Scott ha fatto un sopralluogo in Cansiglio e tenuto una riunione con la troupe al Bar Bianco. «È tutto perfetto» avrebbe detto ai pochi addetti al servizio che hanno accolto il regista inglese e il suo staff. La produzione, confermano albergatori e ristoratoti entro la zona interdetta al pubblico, ha chiesto loro di mantenere «il massimo riserbo» riguardo a quanto accade sul set.

Le voci dei residenti 

«È tutto avvolto nel mistero e forse anche per questo è così affascinante», raccontano Marika e Alessandro, titolari della locanda Dal Cogo a Spert, uno degli ultimi locali che si incontrano prima di entrare nella red zone. «Sono giorni particolari per noi residenti, nell’aria c’è qualcosa di elettrizzante. Sapere che a un paio di chilometri da qui c’è il set di un film hollywoodiano ci fa sentire con i riflettori puntati addosso. Per il territorio è una vetrina e per noi un’opportunità per confrontarci con una clientela internazionale».

Il locale conta una ventina di camere che in questi giorni sono in buona parte occupate dal team di truccatori e acconciatori. «Sono molto riservati» mette in chiaro Marika quando le chiediamo di raccontarci i retroscena. Mentre parliamo con lei al bancone si affaccia un corriere: una delle truccatrici ha appena ricevuto un pesante pacco che ha tutta l’aria di contenere qualcosa di molto importante (oltre che ingombrante) che è riuscita a procurarsi solo last minute.

A poca distanza da Spert, a Pian Osteria, l’insegna del ristorante “La Huta” fa bella mostra di sé lungo la strada. Annalisa Azzalini, la titolare, è indaffarata ai fornelli fin dall’alba. «Abbiamo davanti una settimana intensa» racconta senza risparmiare una stoccata a Veneto Agricoltura che ha in gestione la foresta del Cansiglio.

L’opportunità per il territorio

«Per il territorio è una bella opportunità e anche per questo avremmo voluto sentirci più coinvolti. Abbiamo ricevuto una visita dalla produzione del film che ci ha avvisati della chiusura delle strade, ma senza dare troppe spiegazioni: è tutto segretissimo e se si chiede un dettaglio in più rispondono con le bocche cucite. Comunque le nostre porte restano aperte, l’accoglienza qui non manca».

 

Nell’hangar dove si stanno girando le prime scene di The Dog Stars, ieri era prevista la visita di una scolaresca di Nervesa della Battaglia, nel Trevigiano. L’arrivo di Ridley Scott ha scombinato i piani all’ultimo momento, spiega Giorgio Zampieri, guida di Prealpi Cansiglio Hiking.

Lo incontriamo all’ingresso del Museo regionale dell’Uomo in Cansiglio. «Maggio per noi è il periodo di lavoro più intenso. Avevamo prenotato l’hangar con diversi mesi d’anticipo per portare i ragazzi in gita scolastica, ma la gran parte delle attività sono state annullate. Al di là di questo, c’è da sperare che chi è sul set rispetti l’ambiente naturale in cui si trova». Un altro van dai vetri oscurati sfila verso il posto di blocco. Ci sarà una delle star al di là del finestrino? La fantasia galoppa oltre quella transenna. 

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