Raccontare le ombre dei delitti: a Trieste due giorni di indagini

True Crime venerdì e sabato a Trieste: dibattiti e grandi personaggi a confronto. Il 10 novembre si presenta la collana dei libri Nem

Fabrizio Brancoli

In alcune epoche il crimine occupa il centro della scena, più che in altre. L’Ottocento aveva i suoi casi romanzeschi, le cronache dei delitti lette nei caffè, la folla che seguiva il processo come un romanzo a puntate. Jack lo squartatore, chi sei, quando colpirai di nuovo?

Giornali, sussurri, scandali, processi, ipotesi, detective come star: era un fenomeno sociale, a trazione anglosassone. Il racconto quotidiano delle inquietudini, delle ombre che nutriamo dentro noi stessi; l’agguato dietro quell’angolo buio della strada verso casa. Oggi accade di nuovo: nei podcast, nei libri, nelle serie via piattaforma. È la stessa curiosità antica. Magari più consapevole e più intensa.

Così nasce il Trieste True Crime, venerdì e sabato. Due giorni per attraversare, con rispetto e profondità, la zona grigia tra verità giudiziaria e storica. Il programma è un mosaico di sguardi e linguaggi. Si comincia venerdì con Silvia Brena, Lisa Marra e Sergia Adamo, che riflettono su come le parole d’odio social diventino talvolta scintille di violenza reale. Poi Gianluca Ascione, Pierluigi Granata ed Enrico Sbriglia affrontano il tema dei “colpevoli senza colpa”, distorsioni di un sistema che giudica prima di capire.

 

Stefano Nazzi: vi racconto i segreti del successo dei podcast True Crime

Il pomeriggio, nella sala del Museo Teatrale Schmidl, i riflettori si spostano sulla città stessa: “Non solo Lilly: i misteri di Trieste”, con i giornalisti del gruppo Nem e del Piccolo. Un invito a guardare dentro le nostre cronache con uno spunto di osservazione differente. Solo gli incredibili sviluppi del giallo di Garlasco hanno distolto l’attenzione nazionale dal drammatico caso di Liliana Resinovich, che continua a tenere banco. E a Trieste, in passato, ci sono state altre uccisioni di donne, senza colpevoli. Cold case a tutti gli effetti. Nell’incontro sarà presentata la collana di cinque volumi dei quotidiani Nem, “True Crime a Nordest”.

Tra i grandi protagonisti della giornata ci sono Stefano Nazzi, che dialoga con Alessandro Politi sulla nuova frontiera del racconto, il podcast, e Roberta Bruzzone con Francesco Sidoti, che indagano i grandi casi italiani nella percezione collettiva.

Sabato la riflessione prosegue con altri nomi di spicco: Giancarlo De Cataldo, Luciano Garofano e Gianluigi Nuzzi. Si parlerà di fascino del male, di scena del crimine, di metodo, etica e responsabilità nel giornalismo investigativo. L’evento prevede anche il Premio Trieste True Crime: un riconoscimento a chi racconta senza deformare.

Approfondire il crimine, oggi come in passato, significa fissare l’abisso e riconoscere che ci riguarda. Trieste, città di confini e di chiaroscuri, è il luogo perfetto per interrogarsi su quel bisogno. Le competenze, dopo il clamore: solo chi le ascolta può avvicinarsi alla verità. —

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