Omicidio di Gemona: Lorena Venier sceglie il silenzio durante l’interrogatorio

La 62enne accusata, insieme alla nuora, si è avvalsa della facoltà di non rispondere per motivi di salute. Il pm attende la disponibilità della difesa per il prossimo interrogatorio, dopo i risultati di autopsia e tossicologici

Alessandro Cesare
Lorena Venier, 62 anni, madre della vittima
Lorena Venier, 62 anni, madre della vittima

Si è avvalsa della facoltà di non rispondere Lorena Venier, la 62enne accusata, in concorso con la nuora 30enne Mailyn Castro Monsalvo, dell’omicidio del figlio Alessandro. Martedì mattina la donna, assistita dagli avvocati Alice e Paolo Bevilacqua, non ha risposto alle domande del pubblico ministero Giorgio Milillo, arrivato nel carcere di Trieste per ascoltarla.

«È stata una scelta dettata dalle sue condizioni di salute attuali, sia fisiche sia psicologiche – ha reso noto l’avvocato Alice Bevilacqua –. La donna è debole, affaticata e molto provata. Sicuramente il carcere non le sta facendo bene e, in questa fase, abbiamo preferito optare per il silenzio».

Lorena, che nei due precedenti interrogatori davanti al pm, ha raccontato nei dettagli le fasi dell’omicidio (prima la sedazione di Alessandro, poi il soffocamento, infine il sezionamento del corpo e il suo occultamento), parlerà nuovamente non appena il quadro di indagine sarà completo, nel momento cioè in cui saranno disponibili alla difesa i risultati di autopsia ed esami tossicologici. «Saremo noi a chiedere al pm di essere interrogati – ha concluso il legale –. Ma in una fase successiva. Al momento il nostro è un quadro incompleto»

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