Murano, l’isola dove è vietato giocare a calcio: multati 14 ragazzini

Il regolamento comunale vieta il calcio fuori dagli spazi autorizzati: scatta la sanzione per un gruppo di ragazzini tra i 10 e i 13 anni, colpevoli solo di rincorrere un pallone

 

Eugenio Pendolini
Murano, 14 bambini multati perché giocavano a calcio
Murano, 14 bambini multati perché giocavano a calcio

«Bambini, qui non si può giocare a pallone». Altrimenti arrivano i carabinieri, con un verbale e cinquanta euro di multa. Una minaccia? Macché.

È quanto accaduto a quattordici bambini, tutti di età compresa tra i dieci e i tredici anni, in campo Pino Signoretto a Murano.

L’arma del delitto, in questo caso, è un pallone da calcio. Il gioco per eccellenza dei bambini, che a Venezia rappresenta ancor di più un simbolo: quello della libertà e del divertimento all’aria aperta e, a differenza di quello che succede in ogni altra città del mondo, al riparo dai rischi del traffico.

Al massimo, può capitare che il pallone finisca in laguna, capirai. Peccato che un regolamento comunale, esistente dal 2019, vieta espressamente (per motivi di sicurezza) di giocare a pallone in alcuni determinati campi cittadini. Pena, una multa.

Ed è proprio quello che è successo a Murano. Nell’isola del vetro, infatti, si può giocare solo in campo San Bernardo.

Non, invece, in campo Signoretto. Un campo, quest’ultimo, nato appena tre anni fa dopo i lavori del Comune di risistemazione dell’intero complesso delle ex Conterie, un tempo sede di fabbriche e ora adibito ad appartamenti in regime di social housing.

Insomma, un campo rimasto fuori dal primo censimento del Comune e quindi non utilizzabile per tirare due calci ad un pallone.

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