Caso Resinovich, in aula l’incidente probatorio per chiarire 13 punti
Nel corso dell’udienza la giudice ha conferito l’incarico ai periti Paolo Fattorini, Chiara Turchi e Eva Sacchi: avranno 120 giorni per eseguire gli accertamenti a partire da settembre. La prossima udienza è stata fissata per il 30 marzo 2026.

Si è tenuta a Trieste l'udienza sul caso Resinovich per procedere con incidente probatorio alla perizia per svolgere indagini di natura genetica, merceologica e dattiloscopica su tutta una serie di reperti, tra cui il cordino, gli abiti sequestrati a casa di Sebastiano Visintin – unico indagato per l’omicidio della moglie - i coltelli, le suole delle scarpe, i sacchi neri, il braccialetto celeste e nero, il cordino che teneva legate le chiavi.
I periti svolgeranno accertamenti anche sulle formazioni pilifere trovate sul corpo e sugli abiti della donna.
Nel corso dell’udienza la giudice ha conferito l’incarico a tre periti i genetisti forensi Paolo Fattorini e Chiara Turchi e la geologa e merceologa forense Eva Sacchi presenti in aula assieme ai consulenti della Procura e ai difensori di Visintin, gli avvocati Paolo e Alice Bevilacqua e l'avvocato della nipote di Liliana, Federica Obizzi.
Il quesito che il gip ha consegnato nelle mani dei periti si compone di 13 punti. Gli accertamenti inizieranno l'8 settembre in un laboratorio di Ancona. I professionisti avranno 120 giorni di tempo per procedere alle analisi. La prossima udienza è stata fissata per il 30 marzo 2026.
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