L’alfabeto di Jannik Sinner: tutti i segreti del numero uno del tennis, dalla A alla Z

I retroscena e le verità del campione italiano: la famiglia, gli allenatori e i trionfi. I prossimi obiettivi? Restare il re del mondo, vincere a Roma, Parigi e Wimbledon

Massimo Meroi
Jannik Sinner bacia la coppa degli Us Open
Jannik Sinner bacia la coppa degli Us Open

L’alfabeto di Jannik Sinner, lo sportivo italiano più planetario, numero 1 del tennis mondiale e fresco vincitore del suo secondo Slam, gli Us Open, dopo l’Australian Open vinto a gennaio.

Alcaraz

Due Slam l’azzurro, due lo spagnolo. Se qualcuno aveva dei dubbi questo 2024 li ha fugati: è ufficialmente iniziata una rivalità che terrà banco per i prossimi dieci anni.

Berrettini

Il romano e Sinner all’ultimo torneo di Wimbledon hanno dato vita al match forse più bello di sempre tra due italiani. Se Matteo tornerà quello del 2021 ci sarà da divertirsi.

Cahill

Il coach australiano, arrivato ad affiancare Simone Vagnozzi, è stato decisivo per il salto di qualità di Sinner nella varietà del gioco ma anche nella crescita mentale dell’altoatesino.

Dritto

È il colpo meno naturale di Jannik ma è quello con il quale fa più vincenti. Per impatto sulla palla e violenza quasi un’arma impropria.

Erba

Ad Halle Sinner ha dimostrato di poter vincere anche su questa superficie. Vincere a Wimbledon è uno dei prossimi obiettivi.

Fidanzata

Anna Kalinskaya, 25 anni tennista russa. Lui si è limitato a un abbraccio dopo la vittoria a New York, lei lo ha baciato. Prima volta in pubblico.

Genitori

Hanspeter e Siglinde: discreti, riservati, forse fin troppo sostiene qualcuno. No, il loro è semplicemente uno stile di vita da rispettare.

Heppi

Il soprannome che Sinner ha dato a Heribert Mayr, il suo primo maestro di tennis. A lui disse un giorno: “Heppy, mollo lo sci e gioco solo a tennis”. Scelta migliore non poteva fare.

Italia

Jannik da piccolo in casa parlava soprattutto tedesco, ma questo non significa che non si sia sempre sentito italiano. Certi commenti sul suo sentimento nazionalistico sono stati pessimi.

Jannik

E come Jonathan nel senso di Milan. Due nomi non italiani le cui iniziali uniscono due grandi campioni azzurri nati nel terzo millennio. Il ciclista il 1º ottobre del 2000, il tennista il 16 agosto del 2001.

Kyrgios

Sta spargendo tanto veleno su Jannik in merito alla vicenda doping. Proprio lui che a livello di stile e comportamento dovrebbe solo tacere...

Lambertenghi

È il torneo Under 12 più famoso che ci sia in Italia. Fu quella la prima volta che Jannik incrociò un certo Musetti e un certo Arnaldi.

Melbourne

La prima volta non si scorda mai. Il successo del 28 gennaio all’Australian Open resta qualcosa di magico anche per come è arrivato, rimontando due set a Medvedev.

New York

Dopo il continente australiano Sinner ha conquistato quello americano. Adesso gli resta solo l’Europa.

Olimpiadi

Per un motivo o per un altro ha saltato Tokyo e Parigi. Ora l’appuntamento è a Los Angeles 2028. Facile pensare che negli Stati Uniti si giocherà sul cemento.

Piatti

Oggi non ci si può dimenticare che nel bagaglio di Sinner c’è molto del suo primo coach a cui bastarono 5’ di allenamento per dire a un suo collaboratore: «Questo quando lo adottiamo?».

Quirinale

Jannik non ama i microfoni ma ha imparato a convivere con la ribalta. Solo una volta non è sembrato a suo agio: quando a nome di tutta la squadra di Coppa Davis parlò davanti al presidente della Repubblica Mattarella.

Rovescio

Il colpo più naturale che Jannik giocava così fin da piccolo. Quando deve colpire arrivando in scivolata, incrociando o lungolinea, sembra quello del miglior Djokovic.

Servizio

È forse il colpo che più ha migliorato nel 2024 e che gli ha permesso di raccogliere punti “facili” e spesso decisivi.

Terra rossa

Non sarà mai la sua superficie preferita. Roma e Parigi, però, sono due tornei che uno come lui prima o poi vincerà.

Uno

Primo nella classifica Atp con 4000 punti di vantaggio sul secondo, Zverev. A fine anno Jannik sarà davanti a tutti.

Vagnozzi

Il tecnico marchigiano è il tattico del gruppo. In Jannik ha trovato un terreno fertile e molto ricettivo, ma le sue idee sono sempre azzeccate.

Wada

Nella gestione del caso doping di Sinner con le date sta facendo un po’ troppa confusione. E ci fermiamo qui.

Xics

Nel senso di pareggio, che nel tennis non esiste altrimenti forse Jannik non avrebbe perso neanche i cinque match di questo 2024.

YouTube

È il 18 agosto 2018 e in un video che si può trovare su youtube Sinner disse: «Il mio sogno? Diventare nº 1 al mondo».

Zia

È malata e Jannik le ha dedicato la vittoria agli Us Open. E in questi giorni è andato a trovarla in ospedale.

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