Fusine presa d’assalto: strada chiusa per ore per il sovraffollamento
Nel periodo di Ferragosto centinaia di mezzi verso i due laghi. Il Tarvisiano costretto a fare i conti con l’overtourism

Overtourism questo sconosciuto. Perlomeno per 350 giorni all’anno. Ma nel periodo di Ferragosto, così come durante le vacanze natalizie, anche il Tarvisiano conosce il fenomeno del “sovraffollamento turistico”, con una marea di persone che affolla boschi, laghi, piste ciclabili.
Quelle porzioni di territorio dell’Alto Friuli che solitamente vengono scelte dai turisti per la loro tranquillità diventano improvvisamente stracolme di gente, costringendo le istituzioni locali a prendere provvedimenti. Non solo per ragioni di sicurezza, ma anche per tutelare l’ambiente.
È il caso dei laghi di Fusine. Qualche anno fa il Comune di Tarvisio ha istituito l’accesso a pagamento per le auto e le moto, dando la gestione del servizio a una cooperativa locale.
Un provvedimento che in questi giorni non basta a impedire l’overtourism, a tal punto che in diverse occasioni è stato necessario chiudere la strada per dare modo di decongestionare l’arteria.
«Martedì 13 agosto abbiamo registrato un afflusso di 650 mezzi – afferma Giuseppe Di Vora, presidente della Cooperativa Pluriservizi Valcanale –. Non contemporaneamente ma nell’arco della giornata. A ridosso dei laghi ci possono stare fino a 320 auto e 15 camper. Nel momento in cui questo limite viene raggiunto fermiamo gli accessi. Di solito durante l’anno non accade, se non nella settimana di Ferragosto».
Una restrizione che riguarda i mezzi a motore ma non biciclette e pedoni, che possono continuare a frequentare le sponde dei due laghi alpini e i sentieri circostanti senza limitazioni.
«Questo potrebbe essere il passo successivo, con limitazioni anche per pedoni e ciclisti – confessa un operatore –. Se continuiamo così servirà un intervento per ridare pace a questi luoghi».
Un po’ di preoccupazione per i grandi afflussi comincia a esserci in Alto Friuli. Anche perché Valcanale e Canal del Ferro sono territori ancora di nicchia, che poco o nulla hanno a che fare con le masse di turisti di Trentino Alto Adige e Veneto.
Ma è proprio questo il valore aggiunto delle due vallate: chi cerca pace e solitudine, in questo lembo estremo del Nordest, riesce ancora a trovarlo. Tranne, come già detto, nelle settimane di Ferragosto e di Natale. Il tentativo di scoraggiare i turisti a raggiungere i laghi di Fusine in alta stagione deve rappresentare un esempio di buona pratica per tentare di centellinare la frequentazione di questi scenari naturali.
Altrimenti il rischio è di perdere i turisti abituali, quelli che scelgono il Tarvisiano tutto l’anno, privilegiando invece quella massa che arriva solo in agosto (nei quindici giorni a cavallo di Ferragosto, nel 2023, lungo la strada dei laghi di Fusine, sono transitate oltre 20 mila persone).
Per la cronaca il pedaggio introdotti verso i due laghi dà modo al Comune di Tarvisio di incassare decine di migliaia di euro.
Una sorta di tassa di soggiorno che permette all’amministrazione di reinvestire le risorse per la manutenzione del territorio.
Il ticket ha un valore di 5 euro al giorno per le autovetture, di 3 per motocicli e ciclomotori, di 30 per autobus e di 15 per caravan, autocaravan e roulotte. Sono esentati dal pagamento i residenti nei comuni di Tarvisio e Malborghetto-Valbruna, oltre, ovviamente, agli operatori turistici locali.
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