Equinozio d’autunno, cambio di stagione: la fine dell’estate accompagnata dai temporali

L'appuntamento è fissato per le 20.19 di oggi, lunedì 22 settembre: è il momento astronomico in cui giorno e notte sono equivalenti. Maltempo in arrivo e abbassamento delle temperature anche a Nord Est

Alle 20,19 italiane di lunedì 22 settembre scatta l'equinozio d'autunno
Alle 20,19 italiane di lunedì 22 settembre scatta l'equinozio d'autunno

Ore 20.19, lunedì 22 settembre. È il momento dell’addio, almeno per questa altalenante (meteorologicamente parlando) estate 2025, con l’orologio delle stagioni che scandirà l’equinozio d’autunno.

Per i meno avvezzi al calendario astronomico è il momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest'ultimo si trova allo zenit dell’equatore, per cui i raggi solari giungono perpendicolarmente all’asse di rotazione della terra, con il periodo diurno, ovvero quello di esposizione alla luce del Sole, e quello notturno che raggiungono la stessa durata. L'arrivo dell'autunno riguarda solo l'emisfero settentrionale mentre quello meridionale saluta la primavera.

In parole più semplici: giorno e notte sono equivalenti, 12 ore a testa, anche se in realtà, per ancora qualche giorno, avremo ancora un piccolo supplemento di luce: si parla comunque di una manciata di minuti. Una condizione provvisoria, poi la notte diventerà gradualmente più lunga fino al solstizio d’inverno, il 21 dicembre.

Addio estate, dunque, e benvenuto autunno, con la “nuova stagione” che si presenterà in “abito istituzionale”, ovvero con un po’ di maltempo: previsti temporali un po’ in tutta Italia. Con le temperature che anche a Nord Est, dopo le punte di caldo (anomale) di questi ultimi giorni, si adegueranno alle medie del periodo, abbassandosi in breve tempo di 6 o 7 gradi.

Per gli amanti del cielo, a salutare l'evento astronomico c’è un Saturno spettacolare, osservabile nelle condizioni migliori. Il 21 settembre, infatti, il pianeta ha raggiunto la distanza minima dalla Terra e in opposizione. Vale a dire che la Terra è allineata fra il Sole e Saturno, che appare quindi particolarmente luminoso.

Dal momento dell'equinozio, osserva l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope, «l’emisfero nord vedrà ridursi costantemente la durata del dì a vantaggio di quella della notte, con la felicità degli amanti delle stelle, fino al culmine del solstizio di dicembre, quello d’inverno. Per l’emisfero australe, sarà la notte ad assottigliarsi sempre più, andando verso l’estate. Al polo nord, poi, inizia la lunga notte artica, al polo sud, invece, l’interminabile dì antartico».

Masi osserva inoltre che «a causa dell’ellitticità dell’orbita terreste, le quattro stagioni astronomiche in cui è suddiviso l’anno non hanno tutte la stessa durata. La più lunga è la nostra estate: 93,65 giorni, la più breve l’inverno, con 88,99 giorni. Nel nostro emisfero, la coppia primavera + estate totalizza 186,4 giorni, quella autunno + inverno invece 178,84».

Considerando il periodo particolarmente attivo nel quale si trova il Sole, si prevede infine che alle alte latitudini possano avvenire aurore boreali intense a causa dell'effetto chiamato Russel-McPherron. Quest'ultimo prevede che nei giorni intorno all'equinozio la geometria del campo magnetico terrestre può modificarsi modo da favorire più facilmente l'ingresso delle particelle cariche provenienti dal Sole.

 

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