Omicidio Tominaga, la sentenza: condannato a 12 anni il giovane che sferrò il pugno fatale
Samuele Battistella è stato giudicato colpevole di omicidio preterintenzionale. Due anni agli altri due imputati: non riconosciuta l’accusa di concorso in omicidio

Sono arrivate nella tarda mattinata di martedì 10 giugno le condanne per la morte di Shimpei Tominaga, l’imprenditore giapponese di 56 anni raggiunto da un pugno al volto nel giugno 2024 in un locale del centro e morto qualche giorno dopo in ospedale. Il giudice non ha riconosciuto il concorso in omicidio preterintenzionale per due dei tre imputati, infliggendo pene per 16 anni (il pm aveva chiesto condanne per 34 anni).
Dopo la discussione delle parti della settimana scorsa, durata sei ore, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Udine, Roberta Paviotti, ha letto la sentenza: Samuele Battistella, 20enne di Mareno di Piave, colui che materialmente ha sferrato il pugno al giapponese, assistito da Stefano Arrigo, è stato condannato a 12 anni di carcere.
Daniele Wedam, 20enne di Conegliano difeso da Tino Maccarrone, è stato condannato a 2 anni senza sospensione condizionale della pena, così come Abd Allah Djouamaa, 22enne di Conegliano, assistito da Guido Galletti. Per questi ultimi è venuta meno l’accusa di concorso in omicidio preterintenzionale, restando solo l’accusa di lesioni aggravate.
Definita anche una provvisionale di 200 mila euro per la famiglia Tominaga, costituitasi parte civile con l’avvocato Alberto Tedeschi, e di 3 mila euro per le altre due parti offese, l’amico di Tominaga Giuseppe Venturini (assistito sempre da Teseschi) e Oleksander Vitaliyovych Petrov, il giovane ucraino aggredito dai tre ragazzi imputati, assistito da Anna Caserta (sostituita in aula da Ester Soramel).
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