Sicurezza nei luoghi di lavoro, la Carta di Lorenzo diventa nazionale con la firma di Legacoop
Sottoscritto il documento che promuoverà in tutta Italia la cultura della sicurezza nel ricordo del 18enne morto nell’ultimo giorno di stage in un incidente durante l’alternanza scuola-lavoro

Legacoop nazionale ha firmato la Carta di Lorenzo, il patto di responsabilità tra istituzioni, imprese e cittadini che onora la memoria di Lorenzo Parelli, lo studente 18enne dell’istituto udinese Bearzi morto tre anni fa nell’ultimo giorno di stage in un incidente durante l’alternanza scuola-lavoro a Lauzacco. Divenuta ormai un simbolo dell’impegno collettivo per promuove la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, la Carta di Lorenzo, nata in Friuli Venezia Giulia e promossa dalla Regione, sarà così a tutti gli effetti un modello applicato anche nel resto d’Italia.
L’auspicio che la Carta possa diventare un manifesto nazionale per la sicurezza è stato espresso da Alessia Rosolen, assessore al Lavoro, nella giornata in cui, nel palazzo della Regione in piazza Unità, il documento è stato sottoscritto dal presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini. A dare ulteriore valenza simbolica alla firma è stata la presenza dei genitori di Lorenzo, Maria Elena e Dino, impegnati da tempo in una costante campagna di sensibilizzazione sull’importanza della sicurezza e della prevenzione, a cominciare dalle scuole.

«Per noi sarebbe un onore e la conferma di aver tracciato una strada chiara, su cui si allineano istruzione, formazione, responsabilità individuale e collettiva. Le norme già esistono, è sulla sensibilizzazione che si devono concentrare gli sforzi – ha sottolineato Rosolen –. Legacoop Fvg aveva sottoscritto già tre anni fa la Carta di Lorenzo e ora la firma di Legacoop nazionale dimostra che siamo stati in grado di uscire dai nostri confini regionali. Parliamo di impegni presi da tutti gli attori coinvolti nella sicurezza sul lavoro, di percorsi di istruzione e formazione, perché la responsabilità della sicurezza è sia collettiva che personale, è conoscenza dei propri diritti e dei propri doveri. Abbiamo sempre voluto che la Carta ci aiutasse a superare le contrapposizioni, evitando il continuo rimpallo di responsabilità che si verificava in occasione degli incidenti sul lavoro».
«Un modello virtuoso – ha aggiunto Rosolen – che grazie anche all’impegno dei genitori di Lorenzo siamo riusciti a portare all’attenzione del Governo nazionale, dei Ministeri e del Presidente della Repubblica. Dalla Carta sono scaturite azioni concrete come i piani triennali per gli interventi di formazione e per lo sviluppo della sicurezza in Friuli Venezia Giulia sottoscritti da tutte le parti sociali e datoriali, dall’Ufficio scolastico regionale, da Inail e Inps».
«Questa firma costituisce un’assunzione di responsabilità fondamentale – ha rimarcato Gamberini – sui temi della sicurezza e dell’alternanza scuola-lavoro. Collaboriamo con Ministero e associazioni imprenditoriali per arrivare a definire dei rating che qualificano le imprese a seconda del loro impegno sulla sicurezza. E l’impegno dei genitori di Lorenzo per portare la cultura della sicurezza al centro del dibattito pubblico con istituzioni e imprese è stato straordinario». «Per noi occasioni come questa sono sempre un arricchimento – ha spiegato Maria Elena, la mamma di Lorenzo –. Prima il nostro impegno era confinato al territorio regionale, mentre ora siamo invitati sempre più spesso a testimoniarlo anche a livello nazionale». —
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