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Udine: da un laboratorio di filatura innovativo a una linea esclusiva di maglioni e capispalla

Sostenibilità, innovazione e personalizzazione sono il biglietto da visita di un laboratorio artigianale che, partendo da pregiate materie prime, produce variopinti filati con cui crea maglioni, capispalla e accessori esclusivi strizzando l’occhio all’ambiente

Il Friuli Venezia Giulia, fino a pochi anni fa, era considerata la regione italiana più importante - soprattutto in termini di fatturato - per le aziende laniere e cotoniere, primato che ha perso a favore del Veneto e del Trentino Alto Adige. La crisi, iniziata ancor prima dello scoppio della pandemia, ha avuto infatti un forte impatto su molte realtà commerciali locali portandole al collasso: in due anni sono stati 15 i negozi, dislocati in tutte le province, ad abbassare definitivamente la serranda. L’aguglieria rappresenta però un settore fondamentale per l’economia della regione: a guardare al futuro con spirito propositivo ci ha pensato Tatiana de Franceschi, imprenditrice e titolare del negozio “Arcobaleno” che, facendo tesoro della sua esperienza nell’ambito dei filati, ha deciso di trasformare le difficoltà in opportunità.

Nasce così la Filatura Friulana, un laboratorio artigianale che, partendo da materie prime nobili, unisce l’etica con l’estetica creando dei filati sostenibili di alto livello qualitativo. A dimostrarlo è la linea estiva comprensiva di dodici prodotti dai nomi stellari (fatta eccezione per Arcobaleno) quali Aludra, Aldebaran, Atlas, Albireo e Aries, cotoni makò di prima qualità declinati in cinque misure di Cablè (3, 5, 8,12, 16) e almeno in 40 colori, proposti nella versione 100 grammi a un prezzo di vendita competitivo.

Una delle punte di diamante della collezione Primavera/Estate è l’Antares che, caratterizzato da un mix di cotone peruviano Pima e pregiata seta Tussah, risulta lucente alla vista e morbido al tatto. Qualità fa rima anche con sostenibilità, motivo per cui per il fissaggio dei colori Filatura Friulana punta a ridurre l’impatto ambientale utilizzando sistemi all’avanguardia e colori a base reattiva privi di componenti chimiche speciali. I nuovi filati, reperibili nel punto vendita “Arcobaleno” e a breve in tutto il Nord-Est, hanno già riscosso un successo oltre ogni aspettativa. Tra le novità della stagione invernale, invece, vi sono tre filati in cashmere e alpaca, cui seguirà un filato in pura lana Merinos Extrafine con trattamento Superwash che la rende lavabile, con le dovute accortezze, anche in lavatrice.

Inoltre l’imprenditrice, avvalendosi di questi pregiati filati e della collaborazione di due stiliste, ha lanciato il marchio “Trentatré100” (nome che richiama il codice di avviamento postale di Udine) caratterizzato da un linea moderna di maglioni, sciarpe, stole, ponchi e capispalla. Si tratta di prodotti esclusivi, che presto troveranno spazio nelle più esclusive boutique delle principali città del Triveneto. A Udine si possono vedere e toccare con mano tra gli scaffali dello showroom “Arcobaleno” dove, a fare la differenza, è il servizio di personalizzazione che permette di creare articoli esclusivi su misura, garantendo al cliente una perfetta vestibilità nonché il massimo comfort.

“Non c’è brand che tenga” - spiega la De Franceschi – “secondo noi il vero lusso, la reale esclusività è e rimarrà sempre la possibilità di indossare un capo su misura e non confezionato industrialmente. Se poi si pensa che è possibile scegliere la tipologia di filato, il peso e la grossezza, i colori, gli abbinamenti, le finiture, ecco allora che si entra a pieno titolo nel fascino dell’esclusività. Vestire con una creazione unica, sartoriale, fatta a mano e perfettamente in linea con ciò che fino a poco prima avevamo solo immaginato è un piacere che si era dimenticato, ma che in tanti stanno riscoprendo”.

Tatiana de Franceschi, guardando al futuro, mira a esportare all’estero le creazioni legate al brand; tali modelli saranno così presentati a giugno prima in Turchia durante l’International Yarn Fair e poi a Chicago in occasione della fiera H+H.

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