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Policlinico Triestino il punto di riferimento indiscusso dalla prima infanzia all’età adulta

La percezione del proprio stato di salute, la capacità di intervenire per tempo e di agire nel pieno rispetto delle esigenze del malato con cure efficaci e mirate è uno dei pilastri dell’approccio terapeutico delle strutture sanitarie del Policlinico Triestino, punto di riferimento indiscusso ormai da molti anni in una gamma vastissima di patologie che si verificano a tutte le età: dalla prima infanzia fino all’età adulta e matura. A dimostrarlo, ancora una volta, le molteplici specializzazioni del sistema di offerta sanitaria del Policlinico Triestino che spaziano dalla oculistica infantile fino alle patologie della colonna vertebrale, dalla prevenzione per il tumore al seno fino all’andrologia.

Dr. Loris D’Orlando
Dr. Loris D’Orlando

La colonna vertebrale:

Il mal di schiena, è un sintomo che in pochi non hanno mai provato: Diversi studi stimano infatti che circa l’80% delle persone, nel corso della vita, sperimentino almeno un episodio – lieve o grave – di dolore legato alla colonna vertebrale.

Le patologie tipiche:

Tra le tante tipologie cliniche che le strutture del Policlinico Triestino affrontano quotidianamente ci sono quelle relative ai fenomeni degenerativi di vertebre e articolazioni: spondilite, infiammazione delle faccette articolari, deformazione artrosica delle vertebre stesse e l’instabilità vertebrale sono solo alcune delle più tipiche patologie correlate a questo fenomeno.

Ma può anche succedere che i dischi intervertebrali siano interessati da processi di disidratazione o da lacerazioni che portano alla protrusione o erniazione del disco stesso. Condizioni che possono causare una compressione delle radici nervose in uscita dalla colonna come accade nel caso di ernia o protrusione discale. Anche il restringimento del canale vertebrale (stenosi spinale) rappresenta una possibile causa di dolore. Infine, la contrattura dei muscoli dorsali, riscontro pressoché costante nei pazienti affetti da mal di schiena, è un’altra causa molto frequente di questa condizione.

L’ozonoterapia

L’ozonoterapia, disponibile presso i poliambulatori FriulMedica di Codroipo e a breve anche presso Carnia Salus di Tolmezzo, è una terapia che viene eseguita tramite infiltrazioni mirate nella zona interessata ed è in grado di bloccare l’infiammazione grazie all’utilizzo di una miscela di ossigeno e ozono medicale in concentrazioni controllate prodotta da apparecchiature certificate. Questo trattamento consente di ridurre il volume dell’ernia o della protrusione discale, alleviare la contrattura muscolare, migliorare l’ossigenazione dei tessuti riducendo infine lo stato infiammatorio cronico.

Una delle caratteristiche più apprezzate di questa terapia è la sua elevata tollerabilità: non richiede anestesia, non comporta ricovero, e gli effetti collaterali sono rari e generalmente limitati a lievi fastidi locali. Inoltre riduce – e spesso elimina – la necessità di assumere farmaci antidolorifici o antinfiammatori.

L’oculistica infantile

E se, nel caso delle patologie della colonna vertebrale, non è raro che si debba intervenire quando il danno è già in atto e il dolore lo segnala, nel caso dell’oculistica infantile il monitoraggio e l’azione preventiva possono essere carte vincenti per evitare di agire in maniera più invasiva in un periodo successivo. E in Friulmedica, struttura del gruppo Policlinico Triestino, l’oculistica, sia per adulti che bambini, è un’eccellenza, anche grazie alla collaborazione di medici esperti come il dr, Fulvio Parentin.

Dr. Fulvio Parentin
Dr. Fulvio Parentin

Il sistema visivo nei primi anni di vita

Il sistema visivo dei neonati è immaturo e inizia a svilupparsi subito dopo la nascita. Nei primi mesi il cervello impara a distinguere colori, contrasti, movimenti: è quella che chiamiamo fase plastica o critica della visione. Questo processo continua fino ai 5-6 anni, ma i primissimi anni sono quelli decisivi. Per questo è sempre bene fare una visita di controllo intorno ai 3 anni: il bambino collabora abbastanza e, se c’è un difetto, la plasticità del sistema visivo consente ancora di intervenire con successo. In certi casi, quando c’è familiarità o il pediatra lo suggerisce, la visita può essere anticipata anche a 2 anni.

Oltre alle rare malattie congenite che i neonatologi individuano alla nascita, ci sono i difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo) che possono causare l’ambliopia, il famoso ‘occhio pigro’. Ancora più insidiosa è l’anisometropia, quando un occhio vede bene e l’altro no: i genitori spesso non se ne accorgono, ma il cervello tende a ignorare l’occhio debole e così la visione binoculare viene compromessa. Un altro problema frequente è lo strabismo, che può essere evidente o latente: se non trattato, può portare a un disallineamento permanente della vista.

I segnali di un problema:

Uno sguardo che devia, un occhio che si chiude durante la fissazione, la testa che si inclina, difficoltà a inseguire con lo sguardo Sono tutti piccoli segnali che vanno presi sul serio. Anche una frequente lacrimazione o la tendenza a strizzare gli occhi davanti alla luce o allo schermo possono essere indizi utili. In questi casi è preferibile, in accordo con il pediatra, intervenire per tempo perché la diagnosi precoce fa davvero la differenza. Se il cervello non riceve stimoli corretti da un occhio nei primi anni di vita, rischia di ‘dimenticarlo’. Intervenire oltre i 6-7 anni significa spesso arrivare tardi. Ma se si tratta il difetto in tempo, il recupero è sorprendente. Tutto ciò perché un bambino che vede bene apprende meglio, si muove con sicurezza, gioca senza difficoltà e cresce più sereno.

 

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