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Il Friuli-Venezia Giulia alza il sipario: più di 250 spettacoli in 30 teatri regionali

Neri Marcorè – foto di Ivo Corrà
Neri Marcorè – foto di Ivo Corrà

Con un cartellone fitto di appuntamenti, nomi prestigiosi e nuove produzioni, si apre una stagione che promette di lasciare il segno. L’avvio ufficiale delle vendite è fissato per il 18 ottobre, data che inaugura un calendario tra i più ricchi e articolati degli ultimi anni.

Più di 250 serate, 100 titoli, 30 teatri e un territorio che respira cultura. La stagione 2025/2026 dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli-Venezia Giulia segna un traguardo importante per la rete degli spettacoli dal vivo nella regione, allargando la sua geografia grazie all’ingresso dei teatri di Fagagna e San Quirino. Un cartellone ampio e articolato che intreccia prosa, musica, danza e circo contemporaneo, accogliendo produzioni regionali, nazionali e internazionali in un percorso che va da ottobre ad aprile.
La stagione, distribuita su 252 serate, si propone di intercettare le nuove modalità di fruizione del pubblico, sempre più dinamiche e trasversali, offrendo la possibilità di costruire percorsi personalizzati tra generi, autori e artisti. L’obiettivo è chiaro: fare del teatro uno spazio condiviso, accessibile e diffuso, in dialogo continuo con il territorio e la comunità.

I primi appuntamenti
Il sipario si alza a metà ottobre con Trieste 1954, il nuovo spettacolo di Simone Cristicchi che, nei panni dell’archivista Duilio Persichetti, già protagonista di Magazzino 18, racconta il ritorno di Trieste all’Italia. A fare da contrappunto al racconto civile, la commedia L’anatra all’arancia diretta da Claudio Gregori (Greg del duo Lillo & Greg) con Emilio Solfrizzi e Irene Ferri, mentre Joe Bastianich debutta a teatro con Money - Il bilancio di una vita, un racconto autobiografico con musica dal vivo.
Seguono la nuova produzione di Edoardo Erba Strappo alla regola, interpretata da Maria Amelia Monti e arricchita da cameo in video di Asia Argento, Marina Massironi e Sebastiano Somma. Arrivano i Dunque di Alessandro Bergonzoni ritorna dopo i sold out delle passate stagioni.

 

Il fascino dei grandi classici
Il cuore della stagione dell’Ert continua a battere forte per i classici del teatro e della letteratura. Daniele Pecci e Sandra Toffolatti affrontano il Macbeth di Shakespeare, un viaggio nelle zone d’ombra del potere e della coscienza, mentre Salvo Ficarra debutta alla regia teatrale con Il malato immaginario di Molière. Doppi invece gli allestimenti tratti da Carlo Goldoni: Il teatro comico, riscritto da Valentina Diana per Invisibile Kollettivo, e Sior Todero Brontolon, prodotto dallo Stabile del FVG con Franco Branciaroli e i Piccoli di Podrecca.
Non mancano incursioni nella letteratura dell’Ottocento e del Novecento: La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio rivive nell’adattamento del giovane Giovanni Ortoleva; L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde torna con la regia di Geppy Gleijeses; mentre Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello approda sul palco con Marco Tullio Giordana alla regia. Completano il cartellone dei classici Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo, Ti ho sposato per allegria di Natalia Ginzburg e il debutto teatrale del giovane divulgatore Edoardo Prati con Cantami d’amore, che intreccia filosofia e musica in un dialogo tra epoche.

Edoardo Prati – foto di Laila Pozzo
Edoardo Prati – foto di Laila Pozzo

Nuove scritture e drammaturgie contemporanee
La nuova drammaturgia trova spazio in titoli che raccontano il presente con sguardo lucido. Tra questi, Il medico dei maiali di Davide Sacco, con Luca Bizzarri e Francesco Montanari, e Scandalo di Ivan Cotroneo con Anna Valle e Gianmarco Saurino. Dopo Stai zitta!, un altro testo di Michela Murgia approda sul palco con Accabadora, monologo diretto da Veronica Cruciani e interpretato da Anna Della Rosa. Debutta inoltre The other side dell’argentino Ariel Dorfman, diretto da Marcela Serli per Elisabetta Pozzi e Gigio Alberti, dopo il debutto al Mittelfest.
Tra le commedie più attese figurano Contrazioni pericolose di Gabriele Pignotta con Rocío Muñoz Morales, Gente di facili costumi con Flavio Insinna e Giulia Fiume, Condominio Mon Amour con Giacomo Poretti e Daniela Cristofori. Arrivano anche Sinceramente bugiardi di Alan Ayckbourn con Max Pisu, A qualcuno piace caldo diretto da Geppy Gleijeses e Vicini di casa di Cesc Gay con Amanda Sandrelli.

L’inferiorità mentale della donna – Irene Pivetti
L’inferiorità mentale della donna – Irene Pivetti

 

Alcuni nomi, poi, bastano da soli a riempire le sale: Alessandro Haber con Volevo essere Marlon Brando, Veronica Pivetti con L’inferiorità mentale della donna, Simone Cristicchi con Franciscus - Il folle che parlava agli uccelli, Neri Marcorè con Gaber - Mi fa male il mondo e Stefano Accorsi con Odissea, nuova tappa del suo percorso tra mito e contemporaneità.
Tra i comici, il pubblico potrà applaudire Ale & Franz, Andrea Pennacchi, Federico Basso, i Papu e la giovane Giorgia Fumo, nuova voce della stand-up italiana.

 

Simone Cristicchi – foto di Giorgio Amendola
Simone Cristicchi – foto di Giorgio Amendola

Esperienze immersive e nuovi linguaggi
Torna per il terzo anno In Scena!, percorso che coinvolge attivamente lo spettatore. Tra i titoli, Mi abbatto e sono felice di Daniele Ronco, che genera energia pedalando sul palco, e Nel mezzo dell’Inferno, viaggio in realtà virtuale nell’universo dantesco. Nuove esperienze sensoriali attendono il pubblico anche con Una tazza di mare in tempesta di Roberto Abbiati e Control Freak di Kulu Orr, tra musica, giocoleria e videoarte.

L’Ert dedica inoltre una sezione stabile al circo contemporaneo, linguaggio universale che unisce generazioni e culture. Tra i protagonisti: i pianisti-maghi Les Virtuoses, lo spettacolo comico-musicale Opera Locos, il clown David Larible e i Black Blues Brothers, che portano in scena anche la nuova creazione Let’s twist again.

Les Virtuoses – Stéphane Audran
Les Virtuoses – Stéphane Audran

Les Virtuoses – Stéphane Audran
L’inclusione resta un pilastro dell'attività Ert. La stagione ospita progetti che intrecciano arte e disabilità, come l’Orchestra Sinfonica Inclusiva AMI-Ritmea, protagonista di Suono dunque sono e Gran Concerto!, e DisPari Connessioni, spettacolo di danza del Balletto di Siena e Opalus Ballet Project, gruppo composto da ballerini con disabilità cognitive.
Accanto alle grandi tournée, la stagione valorizza il talento locale con 27 titoli per 55 repliche regionali. Spiccano le produzioni di Artisti Associati di Gorizia, del CSS di Udine, della Contrada di Trieste e dello Stabile del Fvg. Collaborazioni in crescita anche con il Teatri Stabil Furlan, che presenta il nuovo Festival Lenghis.

Anche musica e danza
La musica è protagonista con la Fvg Orchestra, impegnata in Zardini Sinfonico e All you need is love - Beatles in Symphony, e con l’Orchestra Giovanile Filarmonici Friulani nel progetto Orient Express. Tra jazz e pop, spiccano My name is Nina, omaggio a Nina Simone, e Music from the world di U.T. Gandhi. Non mancano incursioni nel musical, con Hair - The Tribal Love Rock Musical.
Nel campo della danza, infine, arrivano in scena classici come La bella addormentata e Lo Schiaccianoci, ma anche creazioni contemporanee come The Wall_Dance Tribute della MM Contemporary Dance Company e Tap Factory, un’esplosione di ritmo.

Un teatro sempre più accessibile e digitale
L’innovazione passa anche dal web: il sito ufficiale ertfvg.it diventa centro nevralgico per la vendita online dei biglietti e, da quest’anno, offre tour virtuali dei teatri. Le vendite apriranno il 18 ottobre 2025, segnando l’inizio di una stagione che promette di essere tra le più ricche e partecipate di sempre.

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