Avvocati sempre più a fianco dei cittadini

Attivi gratuitamente quattro sportelli: l’ultimo, per la mediazione familiare, aiuta le coppie in crisi
L’Ordine degli Avvocati di Udine è sempre più a fianco dei cittadini, dalle informazioni sui servizi, alla compilazione delle domande, dall’orientamento per la fruizione delle prestazioni in materia giuridica fino a veri e propri percorsi che aiutano i clienti a destreggiarsi al meglio in specifici ambiti. Come? Attraverso appositi sportelli, curati dai componenti del Consiglio dell’Ordine e offerti gratuitamente alla popolazione, previa prenotazione allo 0432/504124.

L’ultimo nato è lo sportello per la mediazione familiare (attivo l’ultimo venerdì del mese dalle 12,00 alle 13,00), che fornisce un servizio di orientamento in materia di mediazione familiare, percorso che aiuta la coppia in crisi a riorganizzare le relazioni familiari prima, durante o dopo la separazione o il divorzio o in occasione della modifica delle condizioni di separazione o divorzio.
Il percorso è guidato da un mediatore familiare, professionista terzo e imparziale, dotato di specifiche competenze, che facilita la comunicazione e la negoziazione diretta da parte della coppia degli accordi per il futuro, avendo particolare riguardo ai bisogni dei figli e al mantenimento della comune responsabilità genitoriale.
Il servizio non sostituisce comunque l’opera dell’avvocato, a cui spetta il compito di verificare e integrare gli accordi raggiunti dalla coppia quanto agli aspetti giuridici e formali.
Lo sportello per il cittadino e per il Patrocinio dello Stato (ogni venerdì dalle 10,30 alle 12,00) fornisce un servizio di informazione e orientamento per la fruizione delle prestazioni professionali degli avvocati e per l’accesso alla giustizia, con esclusione di ogni attività di consulenza tecnica o parere giuridico. In particolare, per quanto riguarda il Patrocinio dello Stato la tutela legale “gratuita” è accessibile, con il limite reddituale annuo di € 12.838,01, mediante istanza di ammissione scaricabile dal sito degli ordini degli avvocati di Udine
Lo sportello dedicato alle amministrazioni di sostegno (ogni venerdì dalle 10.30 alle 12.00) fornisce supporto ai cittadini nella compilazione e nella presentazione della domanda per la nomina di un amministratore di sostegno e nei successivi adempimenti, tra cui anche la compilazione dei rendiconti annuali.
Infine, lo sportello di ascolto e orientamento per le vittime di violenza (ogni secondo venerdì del mese dalle 10 alle 12,00), curato dal Comitato Pari Opportunità, è rivolto a chiunque voglia richiedere informazioni sul tema della violenza di genere, fornendo orientamento per la fruizione delle prestazioni e di accesso alla Giustizia. In tema di violenza sul lavoro, potranno essere illustrati anche il ruolo e le funzioni delle figure istituzionali specifiche attive sul territorio, quali la consigliera di parità regionale e, nelle aziende più grandi, la consigliera di fiducia.

I protocolli in materia di famiglia
L’Ordine degli Avvocati di Udine si è mosso per gestire sempre meglio situazioni delicate
Dialogare e creare sinergie per abbattere i tempi delle cause, risolvere nel più breve tempo possibile le conflittualità e dare chiare e trasparenti risposte ai cittadini. È questa la filosofia che accompagna il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che vuole sempre di più aprirsi alla città, e in particolare ai protagonisti della legalità e alle associazioni. Così nell’ultimo anno sono stati sottoscritti due importanti protocolli per procedimenti in materia di famiglia, a seguito dell’introduzione della Riforma Cartabia. Il primo ha visto la firma dei Presidenti dei Tribunali e degli Ordini forensi dell’intera regione, i Presidenti delle Associazioni forensi specialistiche del territorio, O.n.d.i.f (Osservatorio nazionale sul diritto della famiglia) e A.i.a.f (associazione italiana per gli avvocati per la famiglia e per i minori). Quattro i gruppi di lavoro composti da magistrati e avvocati, che hanno trattato le principali tematiche introdotte con la riforma: rito unificato, ascolto del minore, consulenza tecnica e deleghe ai servizi sociali, procedimenti legati ai fatti di violenza. Il secondo protocollo, sottoscritto dal Tribunale ordinario di Udine, dall’Ordine degli Avvocati di Udine, dai nove ambiti territoriali sociali e dall’azienda sanitaria universitaria del Friuli Centrale, nasce anche a seguito dell’aumento delle vicende separative familiari. L’obiettivo principale è quello sviluppare una cultura integrata tra i professionisti e a individuare modalità utili e efficaci di collaborazione per risolvere nel più breve tempo possibile le situazioni di conflittualità che possono sorgere tra le coppie e avere evidenti ricadute dannose sui minori.
DOMANDE E RISPOSTE
Il patrocinio di Stato
Che cos’è il patrocinio a carico dello stato?
Più conosciuto come “gratuito patrocinio”, è un istituto giuridico che consente alle persone con redditi bassi di ottenere assistenza legale il cui costo è a carico dello Stato: garantisce che tutti, indipendentemente dalle proprie possibilità economiche, possano accedere alla giustizia. E’ ammesso per i procedimenti giudiziali e, parzialmente, anche per procedure alternative.
Chi può beneficiare?
Possono beneficiare del patrocinio i cittadini italiani, gli stranieri residenti sul territorio, gli enti senza scopo di lucro e le associazioni, il cui reddito annuo imponibile, risultante dall’ultima dichiarazione, non supera il limite attuale di € 12.838,01 (viene aggiornato periodicamente).
Come si richiede?
Per le cause civili e tributarie, la domanda può essere presentata, personalmente o tramite un legale, all’Ordine degli Avvocati presso il Tribunale competente per la causa; mentre per i procedimenti penali va invece richiesta direttamente al giudice. La domanda deve contenere una dichiarazione sostitutiva di certificazione del reddito e del nucleo familiare. Il Consiglio di Udine risponde normalmente ogni 15 giorni e l’ammissione vale dalla data di presentazione.
Quali spese copre?
Copre le spese legali del processo: dagli onorari dell’avvocato alle spese processuali e alle consulenze tecniche.
Cosa fare se la richiesta viene respinta?
In caso di mancato accoglimento, il richiedente può proporre ricorso al giudice competente della causa.
L’amministratore di sostegno
Come si procede per nominare un amministratore di sostegno?
L’amministratore di sostegno è una figura introdotta nel nostro ordinamento dalla Legge n. 6 dd. 9 gennaio 2004, con lo scopo di tutelare quelle persone che, a causa di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi.
La domanda per la nomina di un amministratore di sostegno può essere presentata da diversi soggetti tra cui la stessa persona interessata, il coniuge, la persona stabilmente convivente, i parenti entro il quarto grado, gli affini entro il secondo grado, il tutore o curatore, il Pubblico Ministero; possono procedere anche Servizi Sociali ed il Centro di Salute Mentale, se a conoscenza di fatti che giustificano l’istanza.
La domanda va depositata presso il Giudice Tutelare del luogo di residenza o di stabile domicilio del beneficiario, corredata da una marca da bollo da € 27,00 per diritti forfetizzati di notifica.
Il ricorso dovrà essere corredato possibilmente da tutta la documentazione attestante le condizioni di vita della persona e la situazione reddituale e patrimoniale della stessa, onde delineare fin da subito il progetto di sostegno che dovrà poi essere predisposto dal Giudice Tutelare.
Se non sussistono particolari ragioni di urgenza, il Giudice Tutelare, letto il ricorso, fissa con decreto la data di udienza per l’audizione del beneficiario e per la convocazione del ricorrente e degli altri soggetti coinvolti.
Atti dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione
Cosa è opportuno che faccia il contribuente al quale è stato notificato un atto da parte dell’Agenzia delle Entrate–Riscossione?
L’Agente della Riscossione provvede alla riscossione forzata dei crediti vantati dagli Enti impositori (tra questi, Agenzia delle Entrate, I.N.P.S., Enti locali, Prefettura, ecc.), i. c.d. “carichi”.
I principali atti notificati dall’Agente della Riscossione sono le cartelle di pagamento, le intimazioni di pagamento, i preavvisi di iscrizione ipotecaria e di fermo amministrativo.
Successivamente alla notifica, si può procedere con l’impugnazione dei predetti atti, tenendo presente i termini perentori di impugnazione (che variano in base alla natura del debito) e l’autorità giudiziaria alla quale presentare l’atto di opposizione.
In alternativa, è sempre possibile presentare la domanda di rateizzazione di tutti o parte dei carichi (si segnala che dal 01/01/2025 il numero massimo di rate mensili concedibili è stato esteso da 72 a 84), con esclusione dei debiti per i quali si sia incorsi nella decadenza dal beneficio della dilazione per omesso pagamento di rate di un precedente piano di rateizzazione.
È comunque opportuno svolgere delle verifiche preliminari presso l’Agente della Riscossione (anche in via telematica), richiedendo la situazione debitoria complessiva, gli estratti di ruolo e, nei casi di notifica di intimazione di pagamento, la copia delle relate di notifica degli atti c.d. prodromici per verificare la regolarità del procedimento notificatorio.
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