Bolivia: Morales contro Arce, domani blocchi in tutto il Paese

Gli 'evisti' chiedono le elezioni della magistratura
epa10134072 Police line up during clashes with coca growers from the Departmental Association of Coca Producers (Adepcoca), in La Paz, Bolivia, 22 August 2022. Clashes between a faction of coca growers from La Paz and the Bolivian Police continue for a fourth week as their protests against the operation of the so-called 'parallel market', which they say is supported by the ruling party continue. EPA/Martin Alipaz
epa10134072 Police line up during clashes with coca growers from the Departmental Association of Coca Producers (Adepcoca), in La Paz, Bolivia, 22 August 2022. Clashes between a faction of coca growers from La Paz and the Bolivian Police continue for a fourth week as their protests against the operation of the so-called 'parallel market', which they say is supported by the ruling party continue. EPA/Martin Alipaz

LA PAZ, 16 GEN - Sostenitori dell'ex presidente della Bolivia, Evo Morales, hanno annunciato per mercoledì l'avvio di proteste con blocchi stradali in tutto il Paese contro la continuità in carica dei magistrati del Tribunale Costituzionale Plurinazionale (Tcp) e per la convocazione delle elezioni della magistratura. Al centro della disputa è il fatto che il mandato del Tcp è scaduto a gennaio ed è stato prorogato dal governo di Luis Arce senza che si siano svolte nuove elezioni come esige la costituzione. Si tratta della corte che ha decretato a un giorno dalla scadenza del suo mandato l'incostituzionalità di una nuova candidatura di Morales. Il leader del Movimento al Socialismo si sente da tempo tradito dal governo del suo ex delfino e attuale presidente, Luis Arce, e vorrebbe ripresentarsi alle presidenziali per un eventuale quarto mandato. La Costituzione del 2009, ha introdotto elezioni ogni sei anni per eleggere le massime autorità della Giustizia, tra le quali quelle del Tcp, della Corte Suprema (Tsj), dei Tribunali Agroambientali, e del Consiglio della Magistratura, con candidati preselezionati dai due terzi della Legislatura. Le nuove elezioni si sarebbero dovute tenere a dicembre del 2023, ma il processo di preselezione dei candidati è stato bloccato in Parlamento obbligando a estendere il mandato dei giudici in carica. (ANSA).

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