Wawa e Dain, un amore impossibile in una tribù oceanica

(ANSA) - ROMA, 27 LUG - Se si vuole immaginare come deve essere stata l'origine del mondo con un'umanità semplice, spontanea e felicemente dentro la natura, 'Tanna' di Martin Butler e Bentley Dean è il film giusto. Ora, a dieci anni dalla sua prima uscita, questa piccola perla verde è appena tornata sul grande schermo, in versione rimasterizzata grazie a Trent Film. Al centro di tutto una storia d'amore vera che ha, tra i suoi meriti, quello di aver cambiato la legge di un intero popolo del villaggio di Yakel, nell'isola di Vanuatu nel Sud del Pacifico. Una popolazione che è stata anche l'interprete di questo film che nel 2017 ha conquistato la candidatura all'Oscar come miglior opera straniera. Ecco la storia. In Oceania sull'isola di Tanna la giovane Wawa, appartenente a una delle ultime tribù tradizionali, si innamora perdutamente dell'introverso Dain. Ma per loro è un amore impossibile, nessuno può scegliere davvero chi amare, privilegio che spetta solo al capo del villaggio. Le cose si mettono male per i due giovani innamorati quando, all'interno di una guerra intertribale, Wawa viene promessa in sposa come parte di un accordo di pace. Per Wawa e Dain non c'è altra scelta che la fuga, ma verranno inseguiti dal loro stesso popolo e da guerrieri nemici decisi a ucciderli. Dovranno così scegliere tra l'amore e il futuro della loro tribù. Acclamato dalla critica mondiale, Tanna cominciò il suo percorso nel 2015 alla 30/a Settimana Internazionale della Critica alla Mostra di Venezia (dove conquistò il Premio del Pubblico Pietro Barzisa). (ANSA).
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