Violenza sessuale, don Rugolo condannato anche in appello

Pena ridotta a 3 anni, applicate attenuanti su tenuità del fatto

(ANSA) - CALTANISSETTA 01 LUG - La prima sezione penale della corte d'appello di Caltanissetta ha condannato a tre anni di reclusione don Giuseppe Rugolo, sacerdote accusato di violenza sessuale su minorenni. I giudici hanno applicato l'attenuante della tenuità del fatto per due delle vittime individuate, rideterminando la sentenza di primo grado che era stata di quattro anni e sei mesi. L'impianto dell'accusa ha retto anche in appello, come la credibilità di Antonio Messina, il giovane archeologo sulla cui denuncia è stato incardinato il processo. La Corte d'appello ha estromesso la diocesi di Piazza Armerina dalla responsabilità civile. La sentenza è arrivata dopo le repliche dei difensori del sacerdote, presente all'udienza che, ancora una volta hanno criticato la sentenza di primo grado e accusato la stampa di avere condotto un processo mediatico contro don Rugolo. In aula anche le parti civili con Antonio Messina, assistito dall'avvocato Eleanna Parasiliti Molica , i genitori del Messina, con l'avvocato Giovanni Di Giovanni e le associazioni Contro tutte le violenze e Rete l'Abuso con gli avvocati Irina Mendolia e Mario Caligiuri sostituito da Giuseppe Messina del foro di Gela. "Ho sempre voluto solo ed esclusivamente giustizia - dice Antonio Messina - C'è una condanna che viene confermata del resto deve ancora partire il processo al vescovo Gisana e al vicario giudiziale Vincenzo Murgano per falsa testimonianza. Comunque gli abusi sono stati riconosciuti sia in primo grado che in secondo grado. Mi auguro che questo sia di monito per altri giovani che vogliano denunciare ai quali dico di non denunciare ai servizi per la tutela dei minori considerato il fatto che uno degli avvocati del sacerdote condannato fa parte della commissione tutela minori di Ferrara e difende un prete pedofilo". "Per quanto attiene la posizione del mio assistito - ha detto l'avvocato Parasiliti Molica - l'impianto accusatorio è stato interamente confermato sopratutto ancora una volta vince la credibilità di Antonio". "Aspettiamo le motivazioni e valuteremo se ricorrere in cassazione per alcuni aspetti che non convincono", ha detto il sostituto procuratore Gaetano Bono. (ANSA).

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