Vigilessa uccisa: il gip, l'indagato aveva in mente l'omicidio

'Si è attivato per chiamare il 118 e simulare l'incidente'
Una donna di circa 30 anni è morta uccisa da un colpo d'arma da fuoco nella sede della polizia locale di Anzola Emilia, in provincia di Bologna, 16 maffio 2024. Si tratterebbe di un'ex vigilessa, in passato in servizio al comando dell'Unione dei comuni. Sembra che avesse avuto una relazione con un altro ex appartenente al corpo, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti. Il colpo sarebbe stato sparato da una pistola di ordinanza. Sul posto i carabinieri che stanno ricostruendo la dinamica dei fatti. ANSA
Una donna di circa 30 anni è morta uccisa da un colpo d'arma da fuoco nella sede della polizia locale di Anzola Emilia, in provincia di Bologna, 16 maffio 2024. Si tratterebbe di un'ex vigilessa, in passato in servizio al comando dell'Unione dei comuni. Sembra che avesse avuto una relazione con un altro ex appartenente al corpo, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti. Il colpo sarebbe stato sparato da una pistola di ordinanza. Sul posto i carabinieri che stanno ricostruendo la dinamica dei fatti. ANSA

BOLOGNA, 24 MAG - Quando il 16 maggio Sofia Stefani arriva al comando della polizia locale di Anzola, lei e Giampiero Gualandi si chiudono in stanza e lui ha "già in mente l'omicidio". E' la ricostruzione del Gip di Bologna Domenico Truppa, che sabato ha disposto il carcere per il 62enne. Tra i due sarebbe iniziata una discussione e l'ex vigilessa avrebbe insistito a voler continuare il rapporto. Allora, Gualandi, "esasperato", impugna la pistola la punta all'indirizzo della donna e preme il grilletto. Poi, consapevole di quello che aveva fatto e di dover dare una versione alternativa, si attiva per chiamare il 118 e "simulare una tragica fatalità". (ANSA).

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