Una famiglia nella transumanza, tra tradizione e modernità

Attività tramandata da generazioni, puntando ad ecosostenibilità

(ANSA) - FOGGIA, 01 GIU - Un'intera famiglia che si occupa di transumanza secondo un'antica tradizione che si tramanda di generazione in generazione. E' la storia della famiglia Carrino originaria di Frosolone comune in provincia di Isernia (Molise) e dai primi del 900 stabilitasi in provincia di Foggia, nelle campagne di Lucera, dove alleva la pecora Gentile di Puglia, una razza in via di estinzione. "Il mio bisnonno Carlo Carrino arrivò in provincia di Foggia i primi del 900 per prendere in fitto dei pascoli, iniziando così la transumanza - ha spiegato Cristoforo Carrino, che nella vita, oltre ad essere un pastore transumante, è un veterinario - Una tradizione abbracciata poi da mio nonno Cristoforo, da mio padre Felice fino ad arrivare a me e ai miei fratelli, Domenico e Gianfranco". Attualmente fino a dicembre, le pecore della masseria Carrino, 900 capi circa, sono al pascolo in transumanza nei comuni del subappennino dauno. "Sono in pratica nato nella transumanza - spiega ancora Cristoforo - Quando ero bambino, dopo la scuola, con i miei fratelli, ho sempre collaborato nelle attività da portare avanti ed ora lo fanno anche le mie nipoti, tutte donne, molto giovani, di età compresa tra i 19 e i 25 anni. Nonostante l'impegno con gli studi universitari, non hanno mai tagliato il cordone con la transumanza. Siamo rimasti in sostanza con un piede nella tradizione guardando al futuro". E il futuro riguarda gli esemplari di pecora Gentile di Puglia, che, viene spiegato, compie più facilmente la transumanza perchè è rustica, riesce a vivere all'aperto anche ad una certa altitudine ed è pregiata perchè produce lana, carne e latte di qualità eccellente. "Lo sguardo al futuro sta proprio nella valorizzazione della lana prodotta dalla pecora Gentile di Puglia, 5mila capi in tutta Italia, 2500 dei quali in provincia di Foggia - racconta - che hanno permesso a me e ai miei fratelli di far produrre filati in Piemonte e Toscana, e realizzare la filiera Slow Food della Puglia insieme ad altri sette allevatori di Gentile di Puglia tra la province di Foggia e Bari, per produrre anche carni, formaggi e latte". La masseria dei fratelli Carrino sarà al centro di una visita guidata il 7 giugno prossimo con la partecipazione alle attività di trasformazione dei prodotti dell'azienda. "In un momento storico complesso come quello ambientale che tutti noi stiamo vivendo, conservare la tradizione della transumanza vuol dire mantenere l'eco sostenibilità del territorio e la biodiversità" - conclude Cristoforo Carrino. (ANSA).

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