Ucciso per cuffiette: famiglia, 20 anni non sono giustizia
Legale familiari su richiesta pm: "Manuel era un bravo ragazzo"
(ANSA) - MILANO, 02 LUG - "Riteniamo che quella chiesta dal pm non sia giustizia". A dirlo in aula è stata l'avvocata di parte civile Roberta Minotti che assiste i familiari di Manuel Mastrapasqua, ucciso con una coltellata lo scorso ottobre a Rozzano per un paio di cuffie wireless da pochi euro. Per l'imputato Daniele Rezza la procura ha chiesto vent'anni di carcere con l'esclusione di tutte le aggravanti e il riconoscimento delle attenuanti generiche. "Manuel era un bravo ragazzo. Era un ragazzo educato. È nato prematuro, è stato in ospedale tantissimo tempo. Ha lottato e ce l'ha fatta. Fino a quando non ha trovato Daniele Rezza sulla sua strada", dice l'avvocato. (ANSA).
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