Ucciso e fatto a pezzi: madre vittima interrogata ieri sera

(ANSA) - UDINE, 01 AGO - Per dare un'accelerata alle indagini sull'omicidio di Gemona (Udine), dov'è stato ucciso e fatto a pezzi il 35enne Alessandro Venier, già ieri sera la mamma della vittima, Lorena Venier, di 61 anni, è stata interrogata nella tarda serata di ieri dal sostituto procuratore Giorgio Milillo. Si tratterebbe, secondo quanto si apprende, soltanto di una prima parte dell'interrogatorio, che dovrebbe riprendere stamani. Una volta cristallizzata la prima deposizione, si procederà, presumibilmente sempre questa mattina, con l'acquisizione delle dichiarazioni di Mylin Castro Monsalvo, la compagna della vittima, 30enne di origini colombiane. Il corpo di Alessandro Venier è stato sezionato in tre parti e sistemato in un bidone coperto poi da uno strato di calce viva. Ieri, per portare via il bidone è stato necessario far giungere sul posto uno speciale mezzo dei vigili del fuoco; la salma, una volta ricomposta, è stata affidata a un istituto legale per l'autopsia. Nella villetta in località Taboga, alla periferia di Gemona, anche oggi proseguiranno gli accertamenti da parte dei reparti scientifici dell'Arma. A prescindere da quanto diranno le due donne, gli investigatori vogliono ricostruire esattamente le modalità dell'omicidio e individuare la stanza dove l'uomo è stato ucciso. Il bidone, infatti, era in una sorta di autorimessa affianco alla villetta stessa. Nell'abitazione finora non sono state trovate evidenti tracce di sangue: la mamma e la compagna dell'uomo hanno infatti ripulito attentamente il posto nei giorni seguenti l'omicidio - che si potrebbe collocare tra la fine della scorsa e l'inizio di questa settimana. Il loro disegno iniziale era forse quello di far sparire il corpo. (ANSA).
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