Tentato golpe, la difesa chiede l'assoluzione di Bolsonaro

(ANSA) - BRASILIA, 03 SET - I legali dell'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro hanno chiesto l'assoluzione del proprio cliente nel processo in cui il leader di destra è accusato di tentato colpo di stato. Durante l'arringa, gli avvocati Celso Vilardi e Paulo Cunha Bueno hanno sottolineato che "l'ex presidente non ha attentato contro la democrazia, né ha discusso bozze di decreti" preparati - secondo l'accusa - con l'intenzione di sospendere il risultato elettorale del 2022 a favore del suo successore Luiz Inácio Lula da Silva e incarcerare autorità elettorali. Per Bueno "non esiste inoltre alcuna prova che colleghi Bolsonaro al piano 'pugnale verde-oro', in cui la procura sostiene fosse pianificato l'omicidio di Lula, del suo vice e del giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes. Gli avvocati hanno anche evidenziato la mancanza di collegamenti del loro cliente con gli atti dell'8 gennaio, quando centinaia di militanti assaltarono i palazzi del potere di Brasilia. Complessivamente, i legali hanno denunciato la mancanza di prove "contundenti" denunciando un giudizio "basato su narrazioni e supposizioni". La difesa ha in questo senso criticato la collaborazione con la giustizia di Mauro Cid, accusando l'ex segretario di Bolsonaro di aver fornito dichiarazioni contraddittorie e mendaci. "Ha cambiato versione più volte - ha spiegato Vilardi - e per questo proponiamo di riconoscere una falsità parziale della collaborazione". L'arringa si è conclusa con un riferimento a possibili motivazioni politiche dietro il procedimento. Paulo Bueno ha paragonato il caso al celebre processo Dreyfus in Francia alla fine del XIX secolo. (ANSA).
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