Spazi chiesa per musulmani a Monfalcone, ma è polemica

(ANSA) - TRIESTE, 06 GIU - Rimasti senza spazi per la preghiera collettiva, i fedeli musulmani, in occasione della Festa del sacrificio, sono stati ospitati nei campi sportivi delle parrocchie di Staranzano e Monfalcone, in provincia di Gorizia. Ma ugualmente, la messa a disposizione da parte della chiesa di questi spazi, ha scatenato le ire di Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega, ex sindaca di Monfalcone, che ha parlato di un "fatto inaccettabile". Cisint è la protagonista proprio di battaglie che hanno portato in questa carica a ricorrere fino al Consiglio di Stato che ha imposto la chiusura dei luoghi di preghiera collettiva, appunto. Stamani circa quattromila fedeli musulmani hanno potuto pregare insieme sui campi messi a disposizione delle parrocchie in segno di apertura e di pace. Non è la prima volta: era già accaduto per la festa della fine del Ramadan. Come ha sottolineato la Testata giornalistica Fvg della Rai, a Staranzano il sindaco Marco Fragiacomo ha voluto portare un saluto. Gli organizzatori della preghiera hanno ringraziato sia il sindaco che la chiesa. Sono due le ragioni della contrarietà di Cisint, che stamani era davanti alla chiesa della Beata Vergine Marcelliana di Panzano: l'aver ospitato la preghiera e una foto che mostra una statua di Cristo coperta da un telo. "L'Italia sta arretrando continuamente ed è un grave errore, bisognerebbe lavorare per riportare le persone nelle chiese anziché cedere all'Islam pezzi così importanti. Tra l'altro erano presenti mille persone, soltanto uomini". "Grave e inaccettabile" è anche il coprire la statua di Cristo. Il parroco, don Flavio, sentito proprio dalla Rai, ha annunciato che "verificherà questa fotografia, ma è chiaro che nessuno avrebbe dovuto fare qualcosa del genere". (ANSA).
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