Ricordati a Torino i morti della gru, assenti i familiari

Le istituzioni e i sindacati chiedono più sicurezza e investimenti

(ANSA) - TORINO, 18 DIC - Non ci sono fisicamente ma la loro assenza è una presenza ancora più pesante e dolorosa: è quella, alla cerimonia di commemorazione, dei familiari di Filippo Falotico, Roberto Peretto, Marco Pozzetti, i tre operai morti nel crollo della gru in via Genova, a Torino, il 18 dicembre 2022. "Quest'anno non ce la sentiamo proprio di venire a parlare - hanno scritto in un messaggio letto questa mattina dal direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico -. Non c'è più nulla da dire. È stato un lungo anno, le udienze ci hanno provato davvero tanto e ascoltare le varie testimonianze e le svariate teorie sull'accaduto stanno quasi facendo dubitare che sono morti per colpa di loro stessi e questo, anche se gli avvocati fanno il loro dovere, fa veramente male! Restiamo in silenzio nel nostro dolore che purtroppo non passa, grazie comunque per la commemorazione saremo li con il pensiero come tutti i giorni ormai da 4 anni". Presenti alla cerimonia i rappresentanti sindacali, "per ricordare tre amici e per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro, una cultura della sicurezza, partendo anche dalle scuole, perché i nostri ragazzi meritano un lavoro stabile, sicuro e dignitoso. Un morto ogni due giorni non è più una cosa possibile". Anche il presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano, ha sottolineato che "siamo qui per rendere omaggio a Filippo, Roberto e Marco e a tutti i caduti sul lavoro che, purtroppo, continuano a esserci e sono la piaga del nostro Paese". "Ognuno di noi deve fare la propria parte, le istituzioni devono fare di più e meglio perché non può venir considerata una cosa normale morire sul lavoro e perché si deve capire che la sicurezza non è un costo ma la condizione necessaria per poter lavorare", ha concluso la consigliera regionale Valentina Cera alla quale ha fatto eco il presidente della Commissione Legalità della Città, Luca Pidello, sottolineando che "ogni investimento porta a una commemorazione in meno". (ANSA).

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