Rapporto sul disastro, 'ceo mentì sulla sicurezza del Titan'

Rush morì nell'incidente,'omissioni sull'affidabilità del mezzo'

(ANSA) - ROMA, 05 AGO - La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha pubblicato il suo rapporto finale sulla catastrofica implosione del sommergibile Titan della OceanGate, che ha causato la morte di cinque persone durante un viaggio in acque profonde verso il relitto del Titanic nel giugno 2023, criticando l'amministratore delegato dell'azienda, Stockton Rush - anche lui deceduto nell'incidente - e indicandolo come una delle principali cause del disastro. Lo riferiscono i media americani. Il rapporto di 335 pagine, pubblicato oggi, arriva quasi un anno dopo che la Commissione Investigativa della Guardia Costiera ha tenuto un'udienza di due settimane sull'implosione senza precedenti della nave sperimentale. Rush era stato ripetutamente avvertito della pericolosità del suo sommergibile e non solo aveva ignorato tutti gli avvertimenti, ma aveva anche minacciato chiunque sollevasse preoccupazioni, secondo il rapporto, che segnala tra l'altro minacce di azioni legali o licenziamenti verso chi metteva in dubbio la sicurezza delle operazioni. "Un falso senso di sicurezza era stato creato dal signor Rush attraverso la sua falsa rappresentazione della affidabilità del Titan, ottenuta affermando falsamente margini di sicurezza sostanziali, fuorviando gli specialisti della missione riguardo alle procedure di collaudo ed esagerando il numero di immersioni di prova dello scafo per la versione finale del Titan", si legge nel rapporto. Rush, co-fondatore di OceanGate, fu tra le vittime dell'implosione del giugno 2023 ma se fosse sopravvissuto il team investigativo della Guardia Costiera avrebbe a questo punto raccomandato l'accusa di omicidio colposo al Dipartimento di Giustizia, si legge nel rapporto. (ANSA).

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