Primo maggio, la compagna di un morto sul lavoro racconta il suo calvario

In un video-messaggio Paola Pauwlikowicz, compagna di Lorenzo Cubello, morto nell'esplosione alla Toyota Material Handling Italia di Borgo Panigale, e' intervenuta alla celebrazione del Primo Maggio a Bologna promossa da Cgil, Cisl e Uil: "Dalla sua morte e' iniziato un calvario: ero incinta e l'11 marzo e' nato nostro figlio al quale non ho potuto dare ne' il cognome del padre ne' la cittadinanza perche' io e Lorenzo non eravamo sposati. Ho dovuto effettuare un test del dna, ma non abbiamo ancora ricevuto i documenti percio' dopo un mese sono ancora ferma. La legge italiana prevede anche che io debba citare in Tribunale la famiglia di Lorenzo perche' qualcuno potrebbe non essere d'accordo sul fatto che io voglia riconoscere il bambino. Avremmo dovuto sposarci perche' ne parlavamo quando sono rimasta incinta. Questa possibilita' non c'e' stata data non per colpa mia, non per colpa sua. Perche' Lorenzo a parere mio e' stato ucciso: io non dico mai che lui e' morto". (NPK)fonte: Cgil-Cisl-Uil Bologna

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