Per la Camera Sgarbi è processabile ma causa dichiarata estinta

(ANSA) - FIRENZE, 08 MAG - La Camera dei Deputati aveva finalmente deliberato che Vittorio Sgarbi fosse processabile in una causa di richiesta danni per ingiurie, ma il tribunale civile di Firenze ha dichiarato estinto il processo e il critico d'arte - che peraltro oggi compie 73 anni - ne esce senza essere sottoposto al giudizio. Motivo, i tempi lunghi della risposta della Camera al tribunale e la contestuale, tardiva richiesta di prosecuzione della causa. Condizioni che hanno portato la giudice Liliana Anselmo a fare sentenza il 7 maggio 2025 per un nulla di fatto. Sgarbi, per la Camera, non avrebbe goduto dell'immunità parlamentare per frasi pronunciate contro la presidente di Italia Nostra, Mariarita Signorini, in una trasmissione a Radio Radicale del 19 ottobre 2019. Il dibattito era sull'esportazione all'estero dell'Uomo vitruviano di Leonardo, dalle Gallerie dell'Accademia di Venezia al Louvre per una mostra. Sgarbi definì Signorini "oca giuliva", "demente", "morta di sonno", "gallina", "incapace". Signorini citò Sgarbi in giudizio chiedendo un risarcimento danni di 50.000 euro. In corso di causa il tribunale di Firenze chiese l'11 aprile 2022 alla Camera se le frasi pronunciate da Sgarbi fossero da considerarsi dette nell'esercizio delle sue funzioni di parlamentare, quindi coperte da immunità, oppure no. Il processo poteva rimanere sospeso solo 90 giorni di tempo in attesa della delibera della Camera (giunta delle autorizzazioni e poi l'aula), invece la decisione è arrivata molto dopo, il 25 settembre 2024 quando la Camera dette disco verde al tribunale di Firenze a processare Sgarbi valutando le sue parole contro la Signorini ben oltre la continenza richiesta nell'esercizio del diritto di critica. Per la Camera tali frasi non rientravano nel "nesso funzionale" ammesso nell'esercizio dell'attività di parlamentare anche perché pronunciate fuori da Montecitorio e non nell'aula parlamentare. Tuttavia, in accoglimento dell'eccezione del difensore di Vittorio Sgarbi, la giudice Anselmo ha chiuso il processo dichiarando "l'estinzione del giudizio" poiché la sospensione della causa non poteva durare tutto questo tempo - quasi due anni e mezzo dalla prima richiesta alla Camera alla risposta con delibera -; inoltre Mariarita Signorini ha ripreso la sua attività processuale molto dopo il termine previsto, manifestando di voler andare avanti con la causa solo il 3 ottobre 2024 quando invece - spiega il tribunale di Firenze - avrebbe dovuto farlo al massimo entro l'8 ottobre 2022. (ANSA).
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