Passaggio al bosco, tentativo di censura è diventato pubblicità

'A Più Libri lo psicodramma di una sinistra in fase terminale'

(ANSA) - ROMA, 08 DIC - "Dopo cinque giorni intensi, che ci hanno visti al centro di una grottesca bagarre mediatica, siamo giunti al termine della più discussa edizione di Più Libri Più Liberi. Coerentemente con quanto annunciato, abbiamo declinato ogni invito televisivo, affidando il nostro commento a questa breve nota. Tale profilo asciutto, per niente incline alla polemica o alla ribalta, è la cifra di uno stile che non accetta lezioni morali e che al contempo rifiuta ogni sterile vittimismo". Comincia così un lungo messaggio pubblicato sulla pagina Facebook di Passaggio al bosco, al termine di questa edizione di Plpl. "Abbiamo assistito - prosegue -, sempre col sorriso sulle labbra e senza mai cedere alle provocazioni, allo psicodramma collettivo di una sinistra in fase terminale: proposte di censura in nome della libertà, 'diserzioni' fisiche con gli stand aperti e stucchevoli proteste cadute nel vuoto. Hanno fatto tutto da soli: si sono indignati, poi organizzati e infine divisi. Il risultato è lampante: il cortocircuito di un'egemonia culturale che si è ridotta al solo business, che si definisce per antitesi, che innalza recinti morali, che elargisce scomuniche preventive e che pretende di stabilire arbitrariamente che cosa sia lecito scrivere, leggere e persino pensare". "Cosa rispondiamo, dunque, ai nostri detrattori? Li ringraziamo sinceramente - continua -. Eravamo un progetto editoriale emergente e adesso ci conoscono tutti: abbiamo esaurito i nostri libri e siamo stati contattati da una miriade di distributori, di autori, di traduttori, di correttori, di grafici, di agenti e di librai. Quello che doveva essere un boicottaggio - avanzato omettendo la vastità di un catalogo che tratta mille e più argomenti, pur non rinunciando ad una propria identità di fondo - si è trasformato in uno straordinario e involontario mezzo pubblicitario. Da adesso, senza dubbio, esiste un'editoria non allineata che potrà contare su un pubblico importante". "Il ringraziamento più autentico, che coinvolge anzitutto gli organizzatori della fiera, lo rivolgiamo però alle migliaia di persone che ci hanno espresso la propria solidarietà: tra queste, inaspettatamente, anche tantissimi lettori di sinistra che si sono detti stanchi di veti imposti, tribunali improvvisati e pubbliche gogne - concludono -. Ciò dimostra plasticamente, tra le altre cose, il totale distacco dalla realtà di quella chiassosa minoranza incattivita vorrebbe tenere in ostaggio il mondo della cultura. Ai tanti che ci hanno esortati a non mollare, infine, rispondiamo con la forza tranquilla che ha sempre animato la nostra opera controcorrente: 'esistere è combattere quel che mi nega'". (ANSA).

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