Omicidio di Parabiago, anche il figlio di Adilma chiede scusa

Dichiarazioni in aula, 'al pm ho mentito, mia madre è coinvolta'

(ANSA) - VARESE, 19 MAG - "Dopo le udienze, dopo aver visto le immagini del luogo dell'incidente, dopo aver ricordato quei momenti e dopo aver sentito descrivere il volo del corpo della vittima e dopo aver parlato con tante persone voglio dire che sono dispiaciuto per quello che è successo e che chiedo scusa a tutti per il male che ho fatto". Igor Benedito, figlio di Adilma Pereira Carneiro, brasiliana, 49 anni, ha reso spontanee dichiarazioni oggi nel processo davanti alla Corte d'Assise del tribunale di Busto Arsizio che lo vede imputato insieme alla madre e altre sei persone per l'omicidio di Fabio Ravasio. La vittima, compagno della 49enne, morì travolta da un'auto a Parabiago (Milano) il 9 agosto 2024. Per l'accusa si trattò di un omicidio camuffato da incidente stradale: Benedito era alla guida della Opel che travolse Ravasio e il piano sarebbe stato ideato dalla madre del giovane per incassare l'eredità. "E poi quando sono stato sentito dal pubblico ministero non ho detto la verità su mia madre - ha detto ancora Benedito che davanti al Pm negò che Adilma Pereira sapesse qualcosa dell'accaduto - Lei ha avuto un ruolo in questo omicidio, ma io ho sbagliato perché volevo proteggere per tutta la mia vita la mia famiglia e mia madre, ma ora mi rendo conto che questo non è giusto e che io devo pensare a me e ai miei fratelli e alle mie sorelle. Spiegherò tutto quello che so quando sarà il momento, ma devo liberarmi di questo peso ora. Grazie". Benedito è il quinto coimputato a fare spontanee dichiarazioni chiedendo perdono e indicando la 49enne, in quest'ultimo caso in modo meno esplicito, come coinvolta nell'accaduto. Nel caso delle precedenti dichiarazioni i quattro coimputati hanno indicato nella donna l'ideatrice e organizzatrice dell'omicidio. (ANSA).

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto