Nel Kennedy center di Trump Noseda apre 95/a stagione Nso

(di Claudio Salvalaggio) (ANSA) - WASHINGTON, 29 SET - Con un programma russo-americano dominato dal Concerto per pianoforte n. 1 di Ciaikovsky, eseguito dalla superstar cinese Yuja Wang, si è aperta nel weekend la 95/ma stagione della National Symphony Orchestra (Nso), la nona sotto la direzione musicale di Gianandrea Noseda e la prima da quando Donald Trump ha assunto anche la leadership del Kennedy Center. Per ora, dopo le proteste e le fughe di alcuni artisti, non si intravedono scossoni nei programmi. Tantomeno alla Nso, dove Noseda sembra traghettare l'orchestra sempre verso nuovi traguardi in una rassicurante dimostrazione di continuità nel mezzo di profondi cambiamenti, tra tagli al personale e nuove priorità culturali. Ma la serata si è svolta come se nulla fosse successo. Gli unici cambiamenti sono stati i fondi raccolti (3,4 milioni, contro 1,5 dell'anno scorso) e un gala dinner anticipato alle 17, preceduto da un red carpet di vip che annoverava anche la ministra della giustizia Pam Bondi e il segretario al commercio Howard Lutnick accompagnato dalla moglie Allison, che fa parte del nuovo board. Champagne after party al Reach, dopo il concerto. Tra gli ospiti d'onore l'ambasciatore d'Italia a Washington Marco Peronaci (con consorte), che alla vigilia aveva organizzato nella sua residenza di Villa Firenze un concert dinner in omaggio a Noseda, con una serie di brani eseguiti dalla pianista Lisa Emenheiser, collaboratrice della Nso da 30 anni. Ad aprire la serata musicale la 'Fanfare for the Common Man' di Aaron Copland, che ha messo in mostra la potenza e la compattezza degli ottoni dell'orchestra. Poi è stato il turno di un altro americano, l'afroamericano Carlos Simon, compositore residente del Kennedy Center, con la versione per orchestra d'archi del suo 'Warmth from Other Suns': un'opera che prende il nome dal saggio di Isabel Wilkerson del 2010, dedicato all'epica storia della Great Migration, quando tra il 1910 e il 1970 oltre 6 milioni di neri lasciarono il Sud segregazionista in cerca di opportunità nel Nord e nell'Ovest industrializzati. La protagonista della serata però è stata l'acclamatissima 38enne Yuja Wang, che ha eseguito il concerto per pianoforte di Ciaikovsky con il suo irruente virtuosismo e la sua limpida musicalità, anche se nel primo movimento è sembrata correre un po' troppo. Ma Noseda è riuscito poi a trovare l'intesa con l'orchestra. Per il bis la superstar ha proposto un altro Ciaikovsky da vertigini: la trascrizione di Samuil Feinberg dello Scherzo (Allegro molto vivace) dalla Patetica. A fare da ponte verso un altro russo il suggestivo Largo dalla Nona di Dvotak (Sinfonia dal Nuovo Mondo, op. 95, "casualmente come gli anni della Nso ha sottolineato Noseda), anche lui come Ciaikovsky con un'esperienza americana (più lunga). A chiudere la serata il vivace Capriccio spagnolo di Rimskij-Korsakov. Lunghi applausi e standing ovation. Noseda è anche protagonista di un nuovo documentario, The Noseda Effect, diretto da Alex Olegnowicz e uscito la scorsa settimana sulla piattaforma di streaming Medici.tv. Con una colonna sonora tratta dalla crescente discografia del maestro, il film lo segue dietro le quinte al lavoro con la Nso, la Filarmonica della Scala, la Juilliard Orchestra e la sua altra grande attività: l'Opera di Zurigo, recentemente votata Opernhaus des Jahres (Opera House of the Year) da 39 critici dell' autorevole rivista specializzata tedesca Opernwelt. (ANSA).
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