La protesta della politica e della societa' civile: "Con la Flotilla, attaccata l'Italia"
La notizia degli attacchi alle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla ha catapultato il Paese in uno stato di agitazione. I droni che hanno aggredito questa notte le navi nell'acque internazionali a largo di Creta hanno generato rabbia e malumore tra le persone che hanno cominciato ad intasare i social network con i video e le dichiarazioni di chi fa parte della ciurma della flotta. Un fatto grave che colpisce, non solo la Global Sumud Flotilla, ma anche il diritto internazionale che oramai e' diventato uno degli obiettivi principali da parte di chi porta avanti queste azioni. Dopo alcune ore, sono ancora ignoti i responsabili del gesto ma per chi e' in viaggio verso Gaza non c'e' alcun dubbio: Israele. I fatti registrati questa notte, quindi, hanno generato un'onda di indignazione tra la gente che ha cominciato ad organizzare eventi in sostegno di tutti i volontari, medici, giornalisti e politici che sono a bordo e hanno vissuto attimi di puro terrore. La presenza di alcuni parlamentari italiani tra l'equipaggio ha catapultato il Parlamento in una nuova realta' impensabile. Rabbia, stupore e preoccupazione trapelano dai volti dei politici e colleghi di partito. Sentimenti contrastanti che hanno spinto i maggiori leader politici ad uscire allo scoperto con dichiarazioni rilanciate poi dalle agenzie stampa e che vedono come responsabile il governo della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "I nostri colleghi stanno bene ma e' stata una nottata difficile. E' stato un attacco all'umanita' e all'Italia", ha detto fuori Montecitorio Marco Furfaro del Pd. "Con i colleghi a bordo ci siamo scambiati dei messaggi - ha esordito Paolo Ciani del Pd -. E' una situazione molto grave perche' si trovano in acque internazionali. Per ora non ci sono danni alle persone ma solamente alle imbarcazioni". I parlamentari dem non hanno dubbi e ci tengono a dire che quelli di questa notte sono stati dei veri e propri messaggi intimidatori. "Sono degli attacchi di pirateria nei confronti di un movimento che viene dal basso", rimarca il segretario di +Europa, Riccardo Magi. Un'opposizione preoccupata per la salute dei colleghi e che li spinge a chiedere al governo di difendere l'Italia perche', stando alle parole di Furfaro, "e' stato un attacco al Paese e andrebbero difesi i veri patrioti e cioe' quelli che sono a bordo delle navi". Mentre la politica ha cominciato a muoversi per tutelare i parlamentari, i primi cittadini hanno cominciato ad arrivare davanti Montecitorio. Le ragazze di Ultima Generazione, infatti, hanno prontamente e simbolicamente occupato la piazza di fronte la Camera per poi essere nuovamente identificate dalle forze dell'ordine. "Perche' ci portate via - urlano le giovani mentre vengono portate via di peso -. Questa notte sono stati attaccati dei nostri concittadini". Le donne in sciopero della fame da 5 giorni hanno poi spiegato che a bordo della Sumud c'e' anche un loro attivista. "E' stata attaccata la nave dove c'e' Stefano di Ultima Generazione", raccontano per poi rimarcare che il giovane sta bene e non e' rimasto ferito. Le donne poi sono andate all'attacco del governo e piu' precisamente del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "La Farnesina ha detto che ha contattato il governo israeliano. Cosa contrattano se c'e' stato un attacco illegale nelle acque internazionali? E' come chiedere al lupo di badare la salute del gregge di pecore". Sulle dichiarazioni del ministro Tajani e' tornato anche il presidente della commissione cultura della Camera, il deputato di FdI Federico Mollicone. "Il ministro Tajani ha chiesto spiegazione e tutela ad Israele. Il governo come al solito ha agito con tempestivita' in difesa dell'interesse nazionale, pur non condividendo l'iniziativa", sottolinea. Ma le opposizioni ci stanno e per questo hanno questa mattina, alla ripresa dei lavori alla Camera, occupato l'emiciclo. "Lo abbiamo fatto - continua Furfaro - perche' abbiamo chiesto al presidente della Camera di confrontarsi con i capigruppo perche' il governo deve subito venire a riferire in aula". Una richiesta che e' stata prontamente accettata dall'esecutivo che ha previsto per domani mattina l'informativa del ministro della Difesa, Guido Crosetto. "Non capisco come si possa essere con i piu' fragili e ignavi con un criminale di guerra come Netanyahu", ha concluso Furfaro.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto