Israeliani in Sardegna, nuova protesta all'aeroporto di Olbia

Fogli di via per attivisti che manifestarono il 31 agosto

(ANSA) - OLBIA, 12 SET - Decine di attivisti di diverse associazioni pro Palestina, con i rappresentanti territoriali dell'Anpi Gallura, hanno manifestato questa mattina davanti all'aeroporto di Olbia, in occasione dell'arrivo del volo diretto da Tel Aviv, che già nelle scorse settimane ha trasportato comitive di israeliani che trascorrono le vacanze in Gallura. Al grido di "Free Free Palestine" e "A fora dae sa Sardinia" (Fuori dalla Sardegna) sventolando bandiere della Palestina e quelle arcobaleno della Pace, gli attivisti giunti da tutta l'isola, con anche delegazioni dalla penisola, hanno presidiato lo scalo in maniera pacifica. Ingente il dispiegamento di forze dell'ordine e polizia di Stato. "Chiediamo che si prenda una posizione netta contro l'arrivo di queste persone in Sardegna, che sappiamo bene non essere dei semplici turisti ma tutti riservisti dell'esercito israeliano - hanno detto i manifestanti -. La nostra isola non può essere terra di conquista. Vogliamo la Palestina libera e vogliamo urlare il nostro dissenso contro chi sta operando un genocidio". La protesta di questa mattina segue le manifestazioni dei giorni scorsi davanti a un noto resort di lusso di Santa Teresa Gallura dove hanno prenotato i turisti israeliani e dopo l'imbrattamento con vernice rossa della roccia Costa Smeralda sulla strada provinciale che collega Olbia con Porto Cervo. Intanto diversi attivisti sono stati raggiunti oggi da provvedimenti di foglio di via obbligatorio dal comune di Olbia per un anno. "I provvedimenti - spiega all'ANSA l'avvocata Giulia Lai - sono basati solo sulla considerazione che i destinatari hanno partecipato alla pacifica manifestazione tenutasi a Olbia il 31 agosto e in quella occasione hanno esibito la bandiera palestinese. Nessun reato gli veniva contestato nell'occasione e per nessuno di loro vi sono indicati presupposti previsti dalle norme per considerarli pericolosi socialmente. Ancora una volta le norme vengono utilizzate impropriamente. Faremo ricorso", conclude l'avvocata Lai. (ANSA).

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