Incendio a Milano, i vicini 'urla lancinanti, un incubo'

Il racconto dei residenti di viale Abruzzi

(ANSA) - MILANO, 05 GIU - "Sono stata svegliata dalle urla lancinanti di quella povera donna, è stato sconvolgente". E' il racconto di Simona Lomolino, una vicina di casa della 48enne che la scorsa notte a Milano è morta lanciandosi dal quarto piano del suo appartamento in fiamme. "Ho visto le fiamme, ho visto bene la signora, sono sotto choc", aggiunge in una video intervista all'ANSA la donna, che abita in viale Abruzzi accanto all'edificio dove è scoppiato l'incendio. "È stata una notte da incubo", sostiene Maria Bono. Il suo appartamento si trova sopra a quello che è andato in fiamme e, per questo motivo, è stato dichiarato inagibile. "Stavo guardando la televisione quando ho sentito urlare e mi sono affacciata alla finestra. Ho visto tutto rosso, ho svegliato mio marito e siamo scappati - è il racconto della donna - Litigi? Non mi risulta, non lo so, direi stupidaggini". "Se mia moglie non mi avesse svegliato, non sarei qui - dice il marito della signora Bono - Abbiamo avuto il tempo di mettere un fazzoletto attorno alla bocca e siamo scappati. Conoscevamo la vittima di vista, ci salutavamo e di tanto in tanto scambiavamo qualche parola. Fortuna ha voluto che il figlio avuto con il primo compagno fosse andato via col papà, non oso immaginare altrimenti...". (ANSA).

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