Giappone verso la svolta, Takaichi prima donna premier

Storico accordo con Ishin spiana la strada alla leader dell'Ldp

(ANSA) - TOKYO, 19 OTT - L'intesa siglata negli ultimi giorni a Tokyo getta nuovamente le basi per quel cambiamento epocale nella politica giapponese, già preannunciato con l'elezione di Sanae Takaichi a presidente del Partito liberal-democratico (Ldp), alla guida del governo. La svolta è arrivata lo scorso venerdì, durante i colloqui decisivi tra Takaichi e Fumitake Fujita, co-leader dell'opposizione Nippon Ishin (Partito dell'innovazione giapponese), in cui le due parti hanno concordato di formare una alleanza. L'accordo di base per un governo di coalizione ha portato Ishin a ritirarsi dai negoziati per un'alternativa con le principali forze di opposizione, e con la imminente sessione straordinaria della Dieta fissata per il 21 ottobre, l'elezione di Takaichi - che la renderebbe la prima donna premier del Giappone - appare ormai inevitabile. La mossa, dicono gli analisti, segna un cambiamento di direzione nella politica multipartitica del Sol Levante, dopo l'uscita della forza centrista Komeito, di ispirazione buddista, dalla sua alleanza ventennale con il partito conservatore. Funzionari delle due parti hanno assicurato che l'Ldp si impegnerà a realizzare le proposte di Ishin, tra le quali l'azzeramento dell'aliquota dell'imposta sul consumo sui generi alimentari, attualmente fino al 10%, e l'abolizione delle donazioni da parte di aziende e organizzazioni ai politici. Takaichi ha inoltre accettato la richiesta del nuovo alleato di ridurre il numero di seggi in Parlamento, indicata come "condizione non negoziabile". La nuova coalizione controllerà 231 seggi alla Camera bassa composta da 465 parlamentari, appena due in meno dal quorum di maggioranza necessario. Per assicurarsi la vittoria al primo scrutinio, tuttavia, l'Ldp sta già tessendo alleanze con i partiti minori. Tra questi, la 64enne premier in pectore nei scorsi giorni ha incontrato Sohei Kamiya, leader di Sanseito, il partito di estrema destra anti sistema, e ostile all'immigrazione. Con i tre seggi di Sanseito alla Camera bassa e i 15 al Senato, la coalizione in questo modo conquisterebbe la maggioranza in entrambe le Camere. (ANSA).

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