Genova, dal 2026 il mese di ottobre sarà dedicato a Paganini

A partire dal 2026 ottobre sarà il "mese di Paganini". Lo ha annunciato l'assessore alla cultura del Comune di Genova Giacomo Montanari, aprendo questa mattina (nel giorno del compleanno di Paganini) la conferenza stampa di chiusura del "Premio Paganini". "Vogliamo - ha detto Montanari -, in perfetta sintonia con la sindaca Salis, che i prossimi mesi di ottobre vedano nel nome di Paganini il concorso di tutte le forze che in questi anni hanno lavorato per il grande violinista, dal Premio agli Amici di Paganini al Centro studi". Alla conferenza stampa hanno partecipato i vertici del Premio, il presidente Giovanni Panebianco e il direttore artistico Nicola Bruzzo. Con loro c'era anche il vincitore del Concorso, il cinese diciassettenne Aozhe Zhang e fra gli intervenuti anche le altre due finaliste, la giapponese di 22 anni Rino Yoshimoto e la sudcoreana di 15 anni Youn Seo Kim. Panebianco ha espresso la propria soddisfazione per l'esito del Concorso che ha richiamato un numeroso pubblico in teatro per la finale che è stata seguita in streaming da ben 40.000 appassionati, segno che il Premio continua a mantenere il proprio prestigio a livello internazionale. Un tempo era Radio 3 a trasmettere la finale, oggi lo streaming sui canali del Concorso. Il direttore artistico Nicola Bruzzo ha sottolineato l'interesse suscitato dalla prova cameristica che ha dato un indirizzo un po' differente al Concorso. Ieri sera il vincitore aveva suonato al Carlo Felice il Concerto in re maggiore di Paganini alla serata di gala a scopo benefico per il Gaslini: per l'occasione aveva potuto imbracciare il Cannone, il mitico strumento di Paganini. Più rilassato rispetto alla finale, Zhang ha convinto maggiormente, pur lasciando qualche perplessità sulle scelte interpretative: il suo Paganini, ineccepibile sul piano tecnico, è estremamente rallentato nelle effusioni melodiche il che toglie alla pagina un po' della sua spigliatezza e della sua baldanza. Gli applausi sono stati comunque calorosissimi. Lo accompagnava l'Orchestra del teatro diretta da Philipp von Steinaecker la cui lettura paganiniana è parsa eccessivamente "bandistica" nella finale quanto ieri sera. Ieri il programma era completato dalla Sinfonia n. 8 di Dvorak. Una scelta curiosa. In una serata consacrata a Paganini sarebbe stato forse preferibile abbinare il concerto a una partitura più vicina al compositore genovese: in senso cronologico ("Sinfonia fantastica" di Berlioz oppure la Sinfonia di Cherubini) o in senso compositivo come la "Paganiniana" di Casella affiancata da un'altra breve pagina di carattere neoclassico. (ANSA).
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