Gaza, Music for Peace 'niente zuccheri in pacchi, è aberrante'

Dieci container di aiuti pronti nel porto di Genova con 300 tonnellate di pacchi alimentari destinati alla popolazione di Gaza ma la trattativa per farli arrivare è in stallo, dopo una proposta che Music for Peace definice oggi "irricevibile": quella di consegnare i pacchi alla Jhco (Jordan Hashemite Charity Organization) della Giordania ma togliendo gli alimenti con zuccheri e amidi, cioè gli alimenti energetici per i bambini perché Israele ha imposto queste restrizioni. "Ci è stato anche comunicato - dice il presidente di Music for Peace Stefano Rebora - che il materiale che verrà tolto dai pacchi, che erano stati composti proprio con i corretti valori nutrizionali per le famiglie, verrà distrutto". "Noi che operiamo a Gaza dal 2009 - aggiunge - abbiamo accettato nel corso di queste settimane di trattativa di non consegnare direttamente noi gli aiuti ma le nostre condizioni sono quelle di poter entrare e di poter consegnare i pacchi integri nelle mani di associazioni legalmente riconosciute perché arrivino ai palestinesi". La proposta "aberrante" come la bolla Music for Peace è stata "fra l'altro accettata fino ad ora da tutti i Governi che hanno quindi consentito che questo materiale venisse distrutto". "Una disumanizzazione dell'aiuto umanitario" aggiunge Valentina Gallo. Per questo Music for Peace rilancia la manifestazione che domani sera, alle 19, proprio dalla sede dell'associazione umanitaria attraverserà le vie di Genova. (ANSA).
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