Fine vita, dieci anni fa, nel 2015, la prima disobbedienza civile di Cappato

(ANSA) - TORINO, 15 DIC - Finora sono sei in Italia i procedimenti aperti, in quattro città, nei confronti di 13 persone coinvolte in accompagnamenti alla morte volontaria in Svizzera. Lo comunica l'associazione Luca Coscioni, a dieci anni dalla scomparsa di Dominique Velati, donna di 59 anni originaria di Borgomanero, in provincia di Novara, morta a Berna il 15 dicembre 2015. Si tratta della prima disobbedienza civile di Marco Cappato, che ha poi "avviato il percorso verso la legalizzazione del 'suicidio assistito' in Italia", con la storica sentenza della Consulta, nel 2019, sul caso di 'Dj Fabo' (Fabiano Antoniani). Colpita da un cancro terminale, Dominique, militante radicale e storica amica di Marco Pannella, iscritta all'Associazione Luca Coscioni, decise di porre fine alle proprie sofferenze prima di entrare in una fase di agonia. Marco Cappato, presidente dell'associazione Soccorso civile e tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, le fornì informazioni, assistenza per le procedure e coprì le spese del viaggio in Svizzera: un gesto pubblico di disobbedienza civile, con cui voleva sollecitare il Parlamento italiano a discutere la legge di iniziativa popolare per l'Eutanasia legale depositata nel 2013 e mai discussa. "A Milano - si legge in una nota - sono pendenti i casi di Romano, lombardo affetto da parkinsonismo atipico, e di Elena Altamira, veneziana oncologica, insieme a quello di Margherita Botto, milanese morta a novembre 2023. A Firenze era iniziato il procedimento per l'aiuto fornito a Massimiliano (Mib), toscano con sclerosi multipla, trasferito alla Procura di Como. A Bologna il caso riguarda Paola, bolognese deceduta nel febbraio 2023; il gip ha sollevato questione di legittimità costituzionale sul requisito del trattamento di sostegno vitale indicato tra le condizioni della persona malata dalla Corte costituzionale con sentenza 242/19. A Roma, infine, il procedimento per Sibilla Barbieri, malata oncologica. Sibilla era un'attrice e regista. Il pubblico ministero ha chiesto l'archiviazione. Altri tre aiuti a persone malate: 'Ines' (Lombardia), Martina Oppelli (Trieste) e 'Fabrizio' (Liguria), resi pubblici dai volontari di Soccorso civile non hanno invece dato origine, finora, ad alcuna indagine". (ANSA).
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