Falsi Picasso verso Dubai, lunedì 7 luglio la sentenza del Gup

77enne di Nocera per 51 quadri giudicati contraffatti

(ANSA) - NAPOLI, 04 LUG - Dovrebbe arrivare nell'udienza prevista per lunedì 7 luglio la decisione del gup di Roma Francesco Patrone sul processo, che si sta tenendo con rito abbreviato condizionato, che vede come imputato il 77enne di Nocera Inferiore (Salerno) Marcello Santelia, accusato di detenzione di opere contraffatte e ricettazione di opere d'arte in relazione a 51 quadri di Picasso che per l'ufficio inquirente sarebbero dei falsi. Nell'udienza del 4 aprile scorso furono esaminati i quattro periti nominati dal gup per dirimere la questione, ovvero un'esperta storica e tre grafologi, e i due consulenti Stefano Liberati (presidente Unione Europea Esperti opere d'arte) e il grafologo Alberto Bravo, nominati dai difensori dell'imputato, gli avvocati Salvatore Nocera e Giuseppe Spagnolo. Tra tre giorni sono invece in calendario la requisitoria del pubblico ministero e le discussioni degli avvocati, quindi il gup emetterà la sentenza. La collezione di Santelia è curata dal maestro ceramista Lucio Ronca, che spiega che "Santelia è solo un erede del mercante d'arte Giovanni Santelia, suo padre, e non appartiene a nessuna delle figure degli operatori nel campo dell'arte così come indicati dalla Corte di Cassazione, ovvero non è un "mercante d'arte", né uno speculatore occasionale e soprattutto non è un collezionista, non avendo acquistato alcuna opera di quelle che gli sono state sequestrate. Auspichiamo che le opere vengano dichiarate autografe del grande artista Pablo Picasso". I fatti sono venuti alla luce alla fine del 2017, perché il collezionista salernitano voleva vendere un quadro a Dubai, e per esportarlo chiese l'autorizzazione al ministero della Cultura, che a sua volta richiese un parere circa la genuinità dell'opera alla Fondazione Picasso, secondo cui però il quadro era una falso, con firma apocrifa del grande pittore. Arrivarono così i carabinieri che trovarono una vera e propria collezione a casa di Santelia, sequestrandola. Il pubblico ministero capitolino Santina Lionetti aveva chiesto nell'aprile 2023 il rinvio a giudizio di Santelia, quindi i legali della difesa hanno chiesto e ottenuto di definire il processo direttamente nell'udienza preliminare, attraverso il rito abbreviato condizionato alla perizia che il Gup ha disposto, viste anche le consulenze tecniche depositate dalle parti durante l'udienza, giunte ovviamente a conclusioni opposte. (ANSA).

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