Ensemble Concordanze esegue brani di Schumann per 8 strumenti

Il 6/7 al Goethe Bologna, poi nelle carceri di Ravenna e Ferrara

(ANSA) - BOLOGNA, 03 LUG - La caduta, questo il titolo della terza lezione-concerto della Stagione 2025 di Ensemble Concordanze (domenica 6 luglio alle 11.30 al Goethe Zentrum, in via de' Marchi 4 a Bologna) avrà in programma la prima assoluta di due brani della maturità di Robert Schumann, protagonista del cartellone insieme alla sorella Clara, in trascrizioni originali per otto strumenti realizzate da Concordanze. In programma, dunque, la celebre Sinfonia N. 3 "Renana", uno dei brani più solari e luminosi del compositore tedesco, percorso da irresistibili ritmi di musica popolare, e a seguire, l'ultimo brano composto nella sua vita, a cavallo del ricovero in manicomio, ovvero le Variazioni in mi bemolle maggiore. Trascrivere la partitura orchestrale della "Renana" per un ensemble di soli 8 strumentisti rende possibile portare una pagina sinfonica così importante in luoghi in cui un'orchestra di 80 elementi non potrebbe mai esibirsi: le Case Circondariali di Bologna, Ravenna, Ferrara e la struttura di accoglienza per migranti Casa Merlani, che saranno le tappe della mini-torunée che l'ensemble sta compiendo. Un modo di mettere a disposizione di chi ne ha più bisogno le proprie capacità di musicisti, elemento che da sempre caratterizza il gruppo. Infine, la lotta allo stigma che discrimina chi soffre di disagio psichico: Robert Schumann, infatti, terminò la propria vita internato in una clinica psichiatrica, una tragedia che ha segnato un secolo intero. La storia della sua malattia è compresa proprio fra la composizione della Sinfonia 'Renana' e quella delle Variazioni in mi bemolle. Partendo da queste due opere Concordanze racconterà le tappe salienti di questa discesa nell'abisso. Ma soprattutto. tutti insieme, musicisti e pubblico, vivranno il significato emotivo di questa tragedia, accettando il fatto che anche uno dei più grandi geni della storia della musica abbia sofferto come le persone "normali". (ANSA).

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