Cure negate a bimbo autistico, padre vince battaglia giudiziaria

A Napoli il tribunale condanna l'Asl a garantire i trattamenti

(ANSA) - NAPOLI, 06 GIU - Ha vinto la sua battaglia legale la famiglia del bimbo autistico di 9 anni a cui finora erano state negate le cure: con un'ordinanza urgente, lo scorso 3 giugno, il Tribunale di Napoli (Sezione Lavoro, prima Sezione, giudice Simona D'Auria) ha condannato l'Asl Napoli 1 Centro a garantire immediatamente i trattamenti riabilitativi (logopedia e psicomotricità) prescritti a un minore affetto da disturbo dello spettro autistico di livello 3. Il caso era salito agli onori della cronaca nei mesi scorsi, quando il padre del bambino si era rivolto alla trasmissione "Fuori dal Coro" su Rete 4, lanciando un appello accorato. La famiglia è stata messa in contatto con l'associazione "La Battaglia di Andrea", che ha immediatamente preso in carico la situazione, affidando la difesa legale all'avvocato Vincenzo Grimaldi, specializzato in diritto sanitario e disabilità. "Una vittoria che restituisce dignità a un bambino dimenticato dalla sanità pubblica. Ora ci aspettiamo che l'Asl applichi il provvedimento senza ulteriori resistenze. Non è accettabile che i diritti costituzionali dei minori siano subordinati ai tempi e ai limiti burocratici del sistema", ha commentato soddisfatto l'avvocato Grimaldi. "La Battaglia di Andrea", attraverso la presidente Asia Maraucci, rinnova l'appello alle istituzioni affinché vengano azzerate le liste d'attesa e venga finalmente garantito l'accesso tempestivo e continuativo alle cure riabilitative per tutti i bambini con disabilità. "Abbiamo seguito la famiglia fin dal primo momento - ricorda Maraucci - e oggi celebriamo un risultato che non è solo giudiziario, ma soprattutto umano: quello del bimbo non è un caso isolato, ci sono centinaia di bambini che attendono terapie essenziali. Continueremo a lottare finché nessun bambino sarà più costretto a ricorrere alla giustizia per vedere riconosciuto ciò che la legge già garantisce". (ANSA).

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