Cortina pensa a neve in 'cassaforte' d'estate per anticipare sci

Preservata dal caldo con teli e schiume, forse dal 2025
Col Gallina, in zona Passo Falzarego, dove dal 7 novembre, entra in funzione il primo impianto di risalita, Cortina d'Ampezzo, 6 novembre 2021. ANSA
Col Gallina, in zona Passo Falzarego, dove dal 7 novembre, entra in funzione il primo impianto di risalita, Cortina d'Ampezzo, 6 novembre 2021. ANSA

CORTINA, 04 MAG - Cortina d'Ampezzo potrebbe entrate nel ristretto novero degli sperimentatori della neve conservata d'estate, protetta da teli a tenuta termica, per mantenere l'oro bianco dello sci da fine primavera all'inizio dell'autunno successivo. Una pratica, la snowfarming, impiegata in alcune parti del mondo per preservare dal caldo i ghiacciai, in Italia già impiegata a Livigno per la pista da fondo. Una possibilità a cui guarda ora anche Ista, la società cortinese che gestisce gli impianti di risalita sul comprensorio Tofana-Con Gallina-Falzarego. La società - riferisce il Corriere del Veneto - è in attesa di un via libera da parte della Regione per avviare il progetto. La 'neve' in frigo non arriverà da questa estate, quindi. L'obiettivo - spiega il presidente di Ista, Alberto Dimai - è di poter sperimentare la copertura degli accumuli nevosi in quota dal 2025, con la speranza di avere già neve a disposizione a novembre per tracciare tratti di pista sul Col Gallina, la stazione che spesso anticipa il via allo sci, nella stagione che porterà alle Olimpiadi invernali del 2026. (ANSA).

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