Commercialista sospeso fattura 500mila euro, incasso sequestrato

Indagini GdF, il professionista era stato arrestato nel 2022
Il direttore generale di Asst Pavia, Michele Brait, 54 anni, in carica dal 2016, è finito agli arresti domiciliari nell'ambito di una indagine relativa a presunti appalti truccati per i servizi di trasporto in ambulanza della Guardia di Finanza di Pavia. Assieme a lui ai domiciliari disposti dal gip di Pavia Maria Cristina Lapi, anche il dirigente amministrativo del servizio acquisti e gare, Davide Rigozzi, 39 anni, responsabile unico del procedimento, e i fratelli Antonio e Francesco Calderone, originari di Messina e residenti rispettivamente a Roma e ad Arese (Milano), 18 Marzo 2021. ANSA/US/GDF
Il direttore generale di Asst Pavia, Michele Brait, 54 anni, in carica dal 2016, è finito agli arresti domiciliari nell'ambito di una indagine relativa a presunti appalti truccati per i servizi di trasporto in ambulanza della Guardia di Finanza di Pavia. Assieme a lui ai domiciliari disposti dal gip di Pavia Maria Cristina Lapi, anche il dirigente amministrativo del servizio acquisti e gare, Davide Rigozzi, 39 anni, responsabile unico del procedimento, e i fratelli Antonio e Francesco Calderone, originari di Messina e residenti rispettivamente a Roma e ad Arese (Milano), 18 Marzo 2021. ANSA/US/GDF

PAVIA, 11 GIU - La Guardia di Finanza di Pavia ha sequestrato 579mila euro a un commercialista arrestato nel 2022 per reati di natura fiscale e che da allora ha continuato a seguire pratiche e adempimenti per i clienti del proprio nonostante fosse stato sospeso per 5 anni dall'esercizio della professione. Il commercialista di Stradella (Pavia) due anni fa era finito in carcere e l'Ordine di categoria lo aveva sospeso dall'Albo. La GdF ha scoperto però che ha proseguito la sua attività depositando, ad esempio, i bilanci societari ed esercitando "in modo abituale e continuativo - ha spiegato il procuratore di Pavia, Fabio Napoleone -, fatturando le prestazioni e incassando i relativi compensi". Inoltre il professionista, nonostante la sospensione dell'Albo avesse comportato la revoca dell'accesso digitale per inoltrare le dichiarazioni fiscali all'Agenzia delle Entrate, ha continuato a usare il servizio telematico per inserire le pratiche dei propri clienti usando però le credenziali di altri colleghi. I 579mila euro sequestrati corrispondono, secondo le indagini, al profitto che il titolare dello studio ha incassato dal 2022. (ANSA).

Argomenti:PAVIA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto