Carceri, 4 detenuti feriti in una rissa a Sanremo

Uilpa chiede 'il supporto del Gruppo operativo mobile'
Una foto scattata all?interno del carcere Buoncammino di Cagliari dal sindacalista della Uilpa Eugenio Sarno e consegnate alla stampa, 13 agosto 2013. "Il carcere di Buoncammino e' una struttura degradata, sovraffollata, inadeguata a ospitare 500 persone. In una cella da due persone ce ne sono sei, gli spazi sono angusti. Dove si cucina si va anche al bagno. Solo grazie all'impegno del personale della polizia penitenziaria, del direttore, regge in queste condizioni, ma si fa sentire la carenza di personale". E' quanto emerge dal sopralluogo effettuato nella struttura penitenziaria di Cagliari dal segretario nazionale della Uilpa, Eugenio Sarno nell'ambito di un tour nazionale "Lo scatto dentro, la verita' venga fuori". All'interno del carcere sono state scattate una quarantina di fotografie, consegnate alla stampa, che testimoniano "l'inferno" dietro le sbarre. ANSA/ UFFICIO STAMPA +++ HO - NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++
Una foto scattata all?interno del carcere Buoncammino di Cagliari dal sindacalista della Uilpa Eugenio Sarno e consegnate alla stampa, 13 agosto 2013. "Il carcere di Buoncammino e' una struttura degradata, sovraffollata, inadeguata a ospitare 500 persone. In una cella da due persone ce ne sono sei, gli spazi sono angusti. Dove si cucina si va anche al bagno. Solo grazie all'impegno del personale della polizia penitenziaria, del direttore, regge in queste condizioni, ma si fa sentire la carenza di personale". E' quanto emerge dal sopralluogo effettuato nella struttura penitenziaria di Cagliari dal segretario nazionale della Uilpa, Eugenio Sarno nell'ambito di un tour nazionale "Lo scatto dentro, la verita' venga fuori". All'interno del carcere sono state scattate una quarantina di fotografie, consegnate alla stampa, che testimoniano "l'inferno" dietro le sbarre. ANSA/ UFFICIO STAMPA +++ HO - NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++

SANREMO, 10 DIC - Quattro detenuti sono rimasti feriti in una rissa nel carcere sanremese di Valle Armea, la stessa struttura penitenziaria dove il 22 novembre scorso è stato sequestrato e picchiato da due reclusi Alberto Scagni, il genovese condannato a 24 anni e 6 mesi di reclusione per l'omicidio della sorella Alice. Lo comunica la Uilpa Polizia Penitenziaria, sottolineando la necessità di "richiedere il supporto del Gruppo operativo mobile (Gom) per far fonte ai ripetuti episodi dei violenza che contraddistinguono il penitenziario". Stando a quanto riferito dal segretario regionale del sindacato Fabio Pagani "si sono registrati disordini, con alcuni ristretti che hanno scatenato una mega rissa, coinvolgendo diversi reparti. Si tratta di un probabile regolamento di conti, ma solo le indagini potranno chiarire quanto accaduto". Per riportare la situazione alla calma il sindacato riferisce che è stato necessario anche richiamare agenti fuori servizio e il personale sanitario. "Sovraffollamento e carenza di organico", a detta di Pagani "sono le maggiori problematiche da affrontare per garantire l'ordine pubblico in carcere". (ANSA).

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