Brambilla, bene l'imputazione coatta per Fugatti

(ANSA) - TRENTO, 08 NOV - "La legge Brambilla riscrive la storia, cambiando lo status di tutti gli animali e la percezione della gravità dei reati commessi a loro danno". Così, a margine dell'evento "Legge Brambilla: una riforma storica sui reati contro gli animali" a Milano, Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell'Ambiente, commenta la notizia dell'imputazione coatta a Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, per l'uccisione dell'orso M90. "La legge Brambilla - spiega la deputata - sta riscrivendo la storia, cambiando radicalmente lo status di tutti gli animali, oggi esseri senzienti, portatori di diritti, tutelati in via diretta da una legge che rende loro giustizia. Cambia di conseguenza anche la percezione della gravità dei reati commessi contro gli animali". "Nel caso presente - prosegue - non conta che l'uccisione sia avvenuta per decreto, all'apparenza con i crismi della legalità, ma che sia avvenuta con crudeltà, perché l'orso non è stato narcotizzato ed è morto lentamente, raggiunto da due proiettili che hanno provocato un'emorragia interna e una lunga agonia. Questa sofferenza non era solo evitabile, doveva essere evitata. Per di più, a quanto pare, non era neppure presente un veterinario, che secondo le regole del Pacobace avrebbe dovuto esserci. Fugatti va a processo per la violazione dell'art. 544 bis del codice penale, uccisione di animale con crudeltà, per il quale la legge Brambilla prevede fino a 4 anni di reclusione con un massimo di 60 mila euro di multa, sempre congiunti". (ANSA).
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto








