Bimba con due mamme, un sindaco le riconosce, l'altro si oppone

E i giudici cancellano il cognome della madre intenzionale

(ANSA) - LECCO, 17 GIU - Da una parte un sindaco, quello di Lecco, che dà il diritto a una bambina ad avere due mamme affinché il diritto costituzionale di quella bambina venga riconosciuto. Dall'altra il collega del paese dove mamme e piccola risiedono che invece si è rifiutato di trascriverlo e ha segnalato in Procura sia il sindaco lecchese Mauro Gattinoni, sia le due mamme. I giudici hanno così imposto di cancellare dal certificato civile della bimba - nata a Lecco - il nome della mamma intenzionale e di lasciare solo quello della madre naturale. La bimba, quindi ha un solo genitore. A raccontarlo, dal palco del Lecco Pride, come scrive "Il Giorno". è stato lo stesso sindaco di Lecco: "Non per orgoglio, ma per coscienza - spiega -. E per rispetto della Costituzione". Una recente sentenza della Corte costituzionale stabilisce infatti che "è incostituzionale il divieto per la madre intenzionale di riconoscere come proprio il figlio nato in Italia da procreazione medicalmente assistita legittimamente praticata all'estero". "Dopo essere stato eletto, due mamme mi hanno chiesto se ero disponibile a riconoscerle genitori della loro figlia, nata in ospedale a Lecco - ricorda Mauro Gattinoni -. In assenza di una legge, il funzionario dell'Anagrafe non avrebbe potuto. Mi sono consultato con i miei assessori e abbiamo deciso di sì. Mi sono assunto io la responsabilità. L'atto avrebbe dovuto poi essere trascritto nel Comune di residenza". Il sindaco di quel paese ha invece impugnato l'atto e ottenuto la cancellazione della madre intenzionale. (ANSA).

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