Bellocchio, il prossimo film su Sergio Marchionne

(ANSA) - NEW YORK, 05 SET - Marco Bellocchio, che ha da poco portato a Venezia le prime due puntate della serie Portobello ispirata al dramma di Enzo Tortora, si accinge a girare un film intitolato Falcon sulla vita di Sergio Marchionne, il manager italo-canadese che salvò Fiat e Chrysler dalla bancarotta. Il progetto, scritto dallo stesso Bellocchio con Ludovica Rampoldi, Andrea di Stefano, Stefano Rulli e Oliviero Del Papa, sarà prodotto da Simone Gattoni per Kavac Film, Mattia Mor per Emotion Network e Rai Cinema. "Un vincitore tragico": così Bellocchio, che a 85 anni è considerato il più grande regista vivente della vecchia guardia arrivata alla ribalta in Italia negli anni Sessanta, ha definito Marchionne in un comunicato di Rai Cinema che conferma le anticipazioni di Variety. Le riprese sono previste per il 2026 e si svolgeranno in Italia, Stati Uniti e Canada. "Mi piace l'idea (perché c'è ancora tanto da fare, siamo solo agli inizi) di raccontare un italiano che sfida in America due giganti, GM e Chrysler e vince", ha detto il regista, secondo cui il manager nato a Chieti e cresciuto in Canada "non si fece schiacciare", mentre "la sua genialità, il suo coraggio e la sua spietatezza manageriale salvarono la Fiat che, come dicevano gli esperti, era 'tecnicamente fallita' e che risorse non solo con lui ma con la partecipazione attiva del giovanissimo 'maggiore azionista' e di tutta la famiglia". Bellocchio ha poi detto che gli piace l'idea di raccontare un vincitore che, ritornato in patria, è accolto da alcune istituzioni italiane di sinistra, di centro e di destra con ostilità: "Un 'vincitore tragico' si potrebbe definire alla fine della storia". Marchionne è morto nel 2018 a 66 anni a Zurigo. Celebre per i maglioni di cachemire scuri al posto del giacca e cravatta, nel 2004 fu assunto dagli Agnelli per salvare la Fiat in quella che all'epoca era apparsa una missione impossibile. Il manager ripeté poi il miracolo nel 2009 con la Chrysler in bancarotta offrendo al governo Usa di assumerne il controllo praticamente gratis. Senza altre opzioni il ministero del Tesoro aveva accettato: dalla fusione di Fiat e Chrysler nacque la settima casa automobilistica del mondo. (ANSA).
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