Abusi sessuali su tre dipendenti, albergatore ai domiciliari

Indagini polizia nel Fermano dopo denuncia di una ragazza

(ANSA) - PORTO SAN GIORGIO, 05 SET - Abusi sessuali su una giovane dipendente, lei denuncia il fatto alla Polizia di Stato che fa scattare subito le indagini scoprendo anche altri casi di molestie a lui addebitabili. E così un albergatore di Porto San Giorgio (Fermo) finisce ai domiciliari. La Squadra mobile della Questura di Fermo ha tratto in arresto un imprenditore sangiorgese titolare di una struttura ricettiva che, approfittando della sua posizione di datore di lavoro, avrebbe posto in essere, stando alle risultanze investigative della polizia di Stato, una serie di abusi sessuali su tre giovani dipendenti. L'attività investigativa della Squadra Mobile è scattata nei primi giorni di agosto quando una giovane cameriera impiegata nella struttura ricettiva si è rivolta alla Questura di Fermo per denunciare gli abusi sessuali subiti per mano del titolare dell'albergo in cui lavorava. Secondo quanto riportato dalla donna, il proprietario, con diversi pretesti legati alle mansioni lavorative, l'aveva molestata e le aveva inviato numerosi messaggi a sfondo erotico sul cellulare. Col pretesto di rilevare delle mancanze professionali, avrebbe anche approfittato della dipendente quando i due si trovavano soli. Gli episodi, sarebbero iniziati a maggio e proseguiti fino al mese scorso con frequenza quasi quotidiana, hanno indotto la vittima a rassegnare le dimissioni pur di sottrarsi alle continue molestie. A seguito della denuncia, gli investigatori della Squadra Mobile hanno ricostruito una serie di molestie anche a danno di altre lavoratrici tra maggio e agosto. Il tutto, corroborato anche da una serie di testimonianze di persone che avevano assistito ad alcune avances nei confronti delle giovani lavoratrici. Raccolto il quadro indiziario, la Procura di Fermo ha ritenuto di dover richiedere gli arresti domiciliari. Il gip, condividendo le risultanze investigative e il quadro indiziario raccolto dalla Procura, ha emesso il provvedimento proprio degli arresti domiciliari riscontrando le ipotesi della violenza sessuale reiterata e degli atti persecutori a danno delle vittime. (ANSA).

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