A Bologna biglietti teatrali per detenuti in permesso

'Uscire per motivi spettacolari', presentato da Bergonzoni

(ANSA) - BOLOGNA, 18 NOV - Biglietti gratis per i teatri ai detenuti già autorizzati a beneficiare di permessi premio o ammessi a misure alternative al carcere. E' il progetto "Uscire per motivi spettacolari", promosso dalla Camera Penale di Bologna Franco Bricola (con l'Osservatorio Diritti umani, carcere ed altri luoghi di privazione della libertà), in collaborazione con l'attore Alessandro Bergonzoni e con il coinvolgimento dei principali teatri cittadini. L'iniziativa è stata presentata oggi a Palazzo d'Accursio alla presenza di istituzioni, magistratura, direzioni carcerarie e realtà culturali. I biglietti, per spettacoli della stagione invernale, sono stati messi a disposizione da Teatro Comunale, Arena del Sole-Teatro delle Moline, Teatro Duse, Teatro Celebrazioni, Teatro Dehon e Oratorio San Filippo Neri. "È un progetto nato quasi per caso, da una chiacchierata, ma si è rivelato subito una sinergia straordinaria", ha spiegato l'avvocato Luca Sebastiani, responsabile dell'Osservatorio e promotore dell'iniziativa. "I teatri hanno offerto la propria disponibilità e noi facciamo da tramite. Per chi è in permesso premio o in misura alternativa significa poter vivere un momento di socialità, anche con familiari o volontari. È un segnale alla comunità: apriamo metaforicamente le mura del carcere, permettendo alle persone detenute di sedersi accanto a qualsiasi cittadino". Sebastiani ha anche richiamato l'attenzione sulla situazione della Dozza: "Abbiamo superato quota 820 detenuti, il numero è in costante aumento. Il carcere è al collasso, come molti istituti italiani. Siamo vicini ai livelli che portarono alla sentenza Torreggiani della Corte europea: servono risposte urgenti". Accanto a lui, Alessandro Bergonzoni, che ha ispirato l'iniziativa rifacendosi al suo "Viaggio nello spazio (in presenza di gravità)". "La distanza tra carcere e città è come la distanza dallo spazio: enorme, quasi incolmabile", ha detto l'attore. "Ma l'arte può accorciare quelle distanze. Non solo spettacoli: vorremmo portare quadri della Pinacoteca in carcere, concerti nei cortili, persino le voci dei bambini delle scuole. Il suono non è imprigionabile". (ANSA).

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