Weinstein condannato a 23 anni per stupro

Per Harvey Weinstein è arrivato il giorno del giudizio: l’ex re di Hollywood sconterà 23 anni in una prigione dello stato di New York per aver abusato di Miriam Hailey, ex assistente di produzione di “Project Runway” e dell’aspirante attrice Jessica Mann, due delle quasi cento donne uscite dal 2017 allo scoperto con accuse all’ex re di Hollywood di molestie e stupri.

È una sentenza esemplare, quella decisa dal giudice James Burke, anche se con un piccolo sconto sul massimo della pena di 29 anni chiesta dal pubblico ministero. «Anche se questa è la prima sentenza del genere, non è per una prima violazione della legge», ha premesso Burke alludendo ad accuse che risalgono addirittura agli anni settanta.

Il movimento #MeToo ha applaudito la decisioend ella corte: «Ho pianto di commozione», ha detto Mira Sorvino, mentre per Ashley Judd, Rose McGowan e le altre “Silence Breakers, «nessuna pena detentiva potrà riparare tante vite distrutte e carriere rovinate» Prima della sentenza le accusatrici dell’ex produttore avevano rinnovato in aula la loro drammatica testimonianza.

Weinstein, reduce da un’operazione al cuore, era arrivato in tribunale in sedia a rotelle. In un delirante messaggio alla corte, ha detto di aver pensato che ogni rapporto con le sue accusatrici fosse consensuale e di sentirsi «totalmente confuso» per quel che gli sta accadendo.

E per Weinstein non è finita: concluso il processo di New York, dovrebbe aprisi quello di Los Angeles dove l'ex produttore deve rispondere di nuove accuse.—



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