I Canti di Gadalas tra fantascienza e fumetti, una raccolta di poesie che arriva dal futuro
Il libro scritto da Bepi Vigna e illustrato da Romeo Toffanetti, disegnatore per Bonelli e regista di film

Un libro che arriva dal futuro quello realizzato da Bepi Vigna e dal friulano Romeo Toffanetti (illustratore per Bonelli, è sua la matita per Nathan Never): I canti di Gadalas è un’opera veramente unica nel suo genere: stampata in tiratura limitata e numerata da Edizioni Astragalo, soddisferà gli appassionati di fantascienza, di poesia e di fumetti.
Il libro contene infatti una raccolta di poesie che vengono dal futuro. Nel volume corredato da splendide illustrazioni si immagina, infatti, che i versi siano stati ricavati dalla decodifica di impulsi sconosciuti captati da una sonda spaziale.
I canti di Gadalas, dunque. Le poesie hanno degli stretti riferimenti alla fantascienza cinematografica, letteraria (in particolare la corrente cyberpunk) e fumettistica. Tuttavia, come spiega la casa edititrice, “anche coloro che non conoscono i riferimenti citati e le allusioni letterarie saranno in grado di apprezzare appieno questa nuovo genere letterario che guarda al futuro”.
Un’opera che unisce fantascienza, poesia e fumetto, dunque, nata dalla fantasia di Bepi Vigna (regista, autore, sceneggiatore) e illustrata dalla mano di Romeo Toffanetti, rispettivamente autore e illustratore di Nathan Never.
«È innegabile che I canti di Gadalas sia unanimemente considerata la più importante opera letteraria/visuale mai giunta dal futuro – spiega nell’introduzione Glauco Guardigli – un reperto imprescindibile che, a detta dei seguaci dell’interpretazione che va per la maggiore, testimonia l’altissimo livello raggiunto nei campi dell’Arte dalla nostra progenie.
Ancor di più, nella nostra epoca essa è stata rapidamente presa a simbolo della meta da raggiungere, di un obiettivo cui l’Arte moderna può oggi soltanto aspirare, e di cui d’altronde non è difficile scorgere tracce nella gran parte delle correnti artistiche espressive degli ultimi tre lustri».
A illustrare il volume è il friulano Romeo Toffanetti, che ha iniziato la carriera artistica dedicandosi ai libri per bambini. La sua svolta professionale è avvenuta nel 1989 quando è stato reclutato dalla Sergio Bonelli Editore, alla ricerca di disegnatori per il neonato Nathan Never, serie per cui Toffanetti lavora ancora. All’impegno di disegnatore si aggiunge anche quello di regista: nel 2005 ha scritto e diretto il corto L’ultimo spettacolo, vincitore di un premio per la sceneggiatura al Torino Film Festival del 2006.
Sempre nel 2006 ha codiretto il film Rockstalghia che narra del Great Complotto, il movimento punk sviluppatosi a Pordenone negli anni ottanta. Nel 2009 Toffanetti ha scritto e diretto il cortometraggio “5”, presentato al Festival di Cannes dello stesso anno.
Nel 2020 ha invece realizzato il mediometraggio Salvadis, recitato in lingua friulana, proiettato in anteprima al Science+Plus Fiction festival di Trieste nel 2022 e premiato nello stesso anno al Pittsburgh Moving Picture Festival come miglior horror e migliore fotografia.
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